“Con immenso dolore, la Flai Cgil comunica che El Khabch Abdelmajid, il lavoratore coinvolto nel gravissimo infortunio mortale presso la Salgaim Ecologic di Tezze sul Brenta, è deceduto. Una vita spezzata, un’altra, sul posto di lavoro. Lo afferma Giacomo Parolo, per la segreteria Flai Cgil di Vicenza.

“Un altro nome che si aggiunge a un elenco sempre più insopportabile, sempre più vergognoso – prosegue il sindacato -. Non servono molte parole. La misura è colma. Nel nostro Paese ogni giorno si continua a morire lavorando. Come se fosse inevitabile. Come se fosse normale. Noi diciamo che non è normale. Non è inevitabile. È inaccettabile”.

Per questo, come Flai Cgil, “diciamo con forza che non resteremo in silenzio davanti a chi opera senza rispettare le regole. Alzeremo la voce contro chi opera senza garantire la sicurezza, senza rispettare le norme, senza avere rispetto per la vita umana. Perché non è accettabile voltarsi dall’altra parte. Non è accettabile restare zitti quando c’è chi antepone il massimo profitto, la massima resa davanti alla vita umana”.

Se ci sono centinaia di morti sul lavoro ogni anno, vuol dire che qualcuno le regole non le sta seguendo, prosegue la Flai: “Questa morte peserà come un macigno sulle coscienze, sulle responsabilità, sui silenzi e sulle distrazioni di tanti. Noi non staremo in silenzio e andremo fino in fondo su questa drammatica vicenda fin tanto che non siano accertate le responsabilità, non sia fatta piena chiarezza e giustizia per Abdelmajid. Siamo pronti a mobilitarci, a scioperare, a denunciare. Perché nessuno più deve uscire di casa per andare a guadagnarsi da vivere lavorando senza la certezza di poterci tornare”.

Il sindacato quindi conclude: “Ci uniamo al dolore della famiglia di Abdelmajid, tutta la vicinanza della Flai, promettendo tutto il nostro impegno affinché giustizia sia fatta. Non permetteremo che venga dimenticato”.

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