In Veneto crescono le denunce di infortunio nel primo quadrimestre del 2025. Nel 2024 erano 23.136, adesso sono 23.350. Cresce anche il numero dei morti: dai 16 registrati nello stesso periodo dello scorso anno, da gennaio ad aprile, si passa a 27. Un incremento quasi interamente ascrivibile agli infortuni mortali in occasione di lavoro, passati da 11 a 21. Sono questi gli ultimi dati del territorio resi noti dall’Inail

Per Silvana Fanelli, segreteria regionale Cgil Veneto con delega su salute e sicurezza, “sono confermate le nostre preoccupazioni riguardo il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Sappiamo già dalle notizie di cronaca di questi ultimi mesi che purtroppo il numero dei morti è destinato a crescere. Ancora non registriamo un cambio di passo nelle associazioni datoriali riguardo alle iniziative da mettere in campo per azzerare questa strage. Continuiamo inoltre a chiedere che Regione e Governo investano in termini di organici negli Enti preposti ai controlli. Investimenti indispensabili sia per aumentare le attività di controllo che quelle di prevenzione a cui questi enti sono chiamati”.

“Ci auguriamo – conclude la segretaria Cgil – che quanto messo in campo in tema di stress termico sia a livello regionale che nazionale, grazie alla ferma volontà delle organizzazioni sindacali, possa rappresentare l’inizio di un cambio di passo per maggiori tutele per la salute e la sicurezza di lavoratori e lavoratrici”.