È arrivata la firma all'Aran del nuovo contratto del comparto istruzione e ricerca, dopo l'intesa politica siglata ieri (10 novembre) col ministro Valditara. Il testo sottoscritto prevede che il negoziato non sia concluso. Proseguirà nei prossimi giorni senza soluzione di continuità fino alla sottoscrizione la più rapida possibile di tutto il complesso contrattuale, la restante parte economica e la parte giuridica. 

La Flc Cgil ricorda che "il 95% delle risorse va ad incrementare le voci stipendiali fisse dei lavoratori, fatto tanto più necessario oggi a fronte di un'inflazione a due cifre che sta falcidiando il salario del lavoro dipendente e in considerazione di un contratto scaduto ormai da tre anni. Un riconoscimento, questo, sia pur tardivo, della collocazione strategica del lavoro nei settori della conoscenza che hanno fatto la loro parte in questi anni di pandemia e che continuano a prestare servizio in condizioni e contesti lavorativi difficili."

"Importante l’impegno strappato al Governo – conclude la nota – di reperire ulteriori risorse per innalzare i livelli retributivi".