"Accogliendo il ricorso presentato dai nostri legali, Carlo de Marchis Gómez e Francesca Mazzeo, il Tribunale di Roma ha disposto la reintegrazione nel posto di lavoro di un operaio afghano dipendente della Strong Srl, nota azienda che produce il pane commercializzato con il marchio ‘Grande Impero’. Ha inoltre condannato la società a pagare al lavoratore un rilevante indennizzo e le spese del giudizio". Lo dichiara, in una nota, Alessandro Vona, segretario generale della Flai Cgil Roma sud Pomezia Castelli.  

"L’operaio, addetto alla preparazione del pane, - continua Vona - aveva precedentemente lavorato presso il panificio gestito dalla Strong Srl sulla base di una serie di contratti a termine, ed era stato allontanato dall'azienda alla scadenza dell'ultimo contratto. Grazie a un’azione della Flai Cgil, il Tribunale di Roma aveva dichiarato illegittimi tali contratti, disponendo la riammissione in servizio del lavoratore con un contratto a tempo indeterminato. Poche settimane dopo, tuttavia, l'azienda l'aveva nuovamente licenziato, contestandogli di avere sottratto del pane destinato al macero. Con questa nuova sentenza del Tribunale di Roma si conclude, dunque, una vicenda paradossale che vede un'azienda opporsi, con ostinazione, alla reintegra nel posto di lavoro di un lavoratore iscritto al sindacato.

Incredibile che un’azienda possa licenziare un lavoratore per avere raccolto del pane destinato al macero, fatto che il giudice non ha esitato a ritenere disciplinarmente irrilevante - precisa Vona - ma d'altronde non è la prima volta che la Strong Srl pone in essere gravi comportamenti discriminatori nei confronti degli operai extracomunitari che si rivolgono al sindacato. Già in passato, infatti, la società era stata condannata per condotta antisindacale. Ci auguriamo, quindi, che questa nuova vittoria legale della Flai Cgil consenta di avviare un corretto confronto sindacale con l’azienda e permetta al lavoratore di poter finalmente svolgere con tranquillità il proprio mestiere all’interno del panificio”.