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Lavoro

Contratto integrativo Itx Italia, è stato di agitazione

Foto: Marco Merlini
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Trattativa in fase di stallo, dovuto all'indisponibilità dell'azienda di concordare con i sindacati degli istituti di premialità per le lavoratrici e dei lavoratori che da oltre due anni svolgono modifiche di mansioni, ore supplementari, straordinari

La trattativa del rinnovo del contratto integrativo aziendale di Itx Italia Srl per le insegne Zara, Zara Home, Bershka, Pull & Bear, Massimo Dutti, Stradivarius e Oysho, è in fase di stallo dovuto all’indisponibilità dell’azienda di concordare con le organizzazioni sindacali istituti di premialità a beneficio delle lavoratrici e dei lavoratori che da oltre due anni stanno svolgendo modifiche di mansioni, ore supplementari, straordinari, per l’aumento consistente degli accessi nei negozi e alle richieste aziendali aggiuntive sollecitate soventemente. È quanto si legge in una nota sindacale.

Itx Italia srl sta registrando fatturati milionari in tutto il mondo e non vuole condividere con tutti i lavoratori, i quali ne sono i principali artefici, gli ottimi risultati ottenuti dagli stessi: "In questo scenario l’attivazione della contrattazione Integrativa è una pratica democratica che è stata attivata da Filcams, Fisascat e Uiltucs al fine di trovare un equilibrio sostenibile con le esigenze dei lavoratori e dell’azienda ma la modalità di quest’ultima di dichiarare di non essere nelle condizioni di poter aggiungere istituiti di premialità, senza se e senza ma, sta a significare solamente il non riconoscere ai lavoratori tutto l’impegno richiesto e profuso in questi due anni".

"Lavorare in questi negozi è diventato troppo gravoso, tanto da non riuscire a ricevere conferma nelle nuove assunzioni. Per questi motivi, durante l’ultimo incontro del 26 luglio, unitamente al coordinamento unitario del 3 agosto scorso, Filcams, Fisascat e Uiltucs si vedono costretti a proclamare lo stato d’agitazione a livello nazionale, al fine di far comprendere all’azienda le difficoltà che quotidianamente le lavoratrici e i lavoratori affrontano, unitamente ai loro sacrifici e ai risultati raggiunti che a oggi l’azienda non vuole valorizzare".