Ennesimo allarme della Cgil a Venezia sulla situazione degli ospedali, degli ambulatori e delle prestazioni. "Senza personale e senza scelte straordinarie - scrivono in un comunicato congiunto la Camera del Lavoro e le categorie dei medici e dei pensionati, Fp e Spi - la sanità pubblica va verso il collasso". 

Da un lavoro accurato di analisi compiuto dal sindacato sui dati forniti dalla Ulss 3, si evincono, leggendo le cifre delle prestazioni ambulatoriali per esterni e di quelle di laboratorio, due elementi chiari e preoccupanti. Primo, la riduzione delle prestazioni ambulatoriali per esterni durante il periodo Covid segna un calo del 18% nel 2020. Secondo, il recupero di questo ritardo è avvenuto solo in minima parte, con una crescita del 12% nel 2021. 

“Siamo molto preoccupati da questa situazione - dichiarano Daniele Giordano della Cgil, Daniele Tronco dello Spi Cgil e Marco Busato della Fp Cgil - perché i bisogni di salute dei cittadini durante la pandemia sono stati in parte 'sospesi'. Evidentemente questo si scarica più complessivamente sulla salute di tutti e sulle attività di prevenzione.

Non vi è alcun dubbio che oltre a scelte organizzative più efficaci, come l’introduzione di strumenti tecnologici nella cura e nella presa in carico delle persone, servano le assunzioni di personale. Senza il potenziamento degli organici non solo non è possibile recuperare le prestazioni inevase nei due anni passati di pandemia, ma nemmeno garantire la continuità delle attività per i prossimi anni. Siamo in grandissima difficoltà e servono misure straordinarie, a partire dagli stanziamenti straordinari previsti per il Covid senza i quali rischiamo di aggravare in maniera irreparabile i bilanci delle Ulss”.

Per quanto riguarda le prestazioni dei laboratori, si evidenzia un calo del 7% nel 2020 e una ripresa del 14% nel 2021. Questo dato dimostra come questo servizio sia stato sempre molto attivo e importante, quindi il percorso di riorganizzazione messo in campo dall’Ulss che centralizza tutte le attività all’ospedale Hub deve mettere al centro la continuità delle prestazioni e il potenziamento degli organici. Per quanto riguarda le tipologie delle prestazioni, dall’analisi dei dati emerge come la parte riabilitativa sia stata in gran parte passata al privato, che eroga la maggioranza delle prestazioni.

Come Cgil abbiamo più volte denunciato questa situazione e la necessità di riprendere un controllo pubblico di queste prestazioni essenziali, soprattutto per la popolazione anziana. Come Cgil, Spi e Fp chiediamo a tutte le forze politiche di mettere in campo un percorso che adotti soluzioni straordinarie per i bisogni di salute dei cittadini, occupandosi meno delle polemiche strumentali e di farsi carico della vera emergenza salute che vivono i cittadini della Città Metropolitana di Venezia che hanno il diritto di avere una sanità pubblica di qualità.