Edili in piazza per protestare contro il mancato rinnovo del contratto integrativo. La manifestazione organizzata da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil Genova e Liguria è la prima a livello nazionale su questo tema, con un corteo di 500 lavoratori che ha percorso le vie del centro cittadino e si è fermato in presidio davanti alla sede di Ance, l’associazione costruttori, dove una delegazione è stata ricevuta dai vertici. Giovedì prossimo l’Ance di Genova eleggerà il nuovo presidente e i sindacati hanno ottenuto l’apertura di un tavolo di trattativa per discutere del rinnovo del contratto integrativo, del rilancio della formazione professionale attraverso la scuola edile, del rafforzamento e dell’informatizzazione della cassa, di più sicurezza e maggiori tutele.

 

 

 

“Bisogna rinnovare il contratto del settore che sta andando a gonfie vele, con il venti per cento in più di addetti – dichiara Federico Pezzoli, segretario generale Fillea Cgil Genova e Liguria -. È il momento di redistribuire le risorse, per regolamentare la retribuzione e l’apparato normativo. Ma non basta. Manca il personale preparato: è importante rilanciare gli enti bilaterali per la formazione. Il futuro vedrà l’apertura di numerosi nuovi cantieri, per i quali ci sarà richiesta di lavoratori locali sempre più qualificati”. Questa del comprato edile è una delle attività più faticose e usuranti, con addetti che fanno turni massacranti, anche di 12-14 ore, spesso con contratti a tempo determinato, sotto il sole, l’acqua, il gelo. A Genova si sono mobilitati per chiedere che questa fatica venga riconosciuta.

Video a cura di Valentina Evelli, Cgil Liguria