Un giornale con pagine quasi tutte “fredde” e un’intervista alla premier Giorgia Meloni realizzata da una giornalista esterna Maria Latella. Così oggi (18 ottobre) i lettori del Sole 24 Ore hanno trovato il loro giornale in edicola, mentre il sito web non viene aggiornato. 

Un comportamento di grande gravità che rivela l’idea che le redazioni siano a disposizione di editori e direttori e che i giornalisti siano bypassabili quando magari serve un intervistatore più gradito.

La redazione venerdì 17 ottobre, giorno di approvazione della legge di bilancio in Consiglio dei ministri, aveva infatti proclamato all’unanimità uno sciopero per denunciare, si legge in un comunicato sindacale, l’improvvisa comparsa di un’intervista alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni “scritta da una collaboratrice esterna. Vicenda che si era già verificata in passato e che avevamo stigmatizzato con uno sciopero delle firme”. 

I giornalisti del maggior quotidiano italiano denunciano ancora “la grave azione anti-sindacale compiuta dalla direzione che il 18 ottobre ha comunque fatto uscire in edicola il quotidiano, seppure in forma ridotta, in opposizione a quanto deliberato all’unanimità dall’assemblea”.

Sulla questione sono intervenuti anche con durezza La Federazione nazionale della Stampa, l'Associazione lombarda dei giornalisti e l'Associazione stampa romana che ribadiscono che fare uscire il quotidiano malgrado lo sciopero compatto della redazione è un atto grave e inaccettabile.

''L'edizione del Sole 24 Ore in edicola oggi nonostante lo sciopero proclamato dalla redazione - commenta Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi - scrive una pagina nera nella storia di uno dei quotidiani più importanti del Paese. Non solo: infanga e sminuisce l'altissima professionalità dei colleghi che ci lavorano”.

E ancora: “Lo sciopero indetto dal Cdr è a difesa della dignità del giornalismo professionale, della qualità dell'informazione e della sua indipendenza”.

"Penso - conclude Costante - che neppure la presidente del Consiglio avrebbe voluto vedere la sua intervista uscire in un'edizione del Sole che fa carta straccia di tutti i fondamentali dell'informazione libera e democratica".