“No alle Indicazioni nazionali 2025, No al ritorno al passato, la scuola democratica si riprende la parola”. Più di 40 città hanno risposto a questo appello del Tavolo per la Scuola democratica di cui Flc Cgil è tra i fondatori assieme ad altre 25 associazioni professionali e di terzo settore che si occupano di educazione.

Un tavolo nato per contrastare le Indicazioni nazionali 2025 per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione promosse dal ministro Valditara e la loro visione di scuola identitaria, anacronistica e classista”. È quanto si legge in una nota della Federazione lavoratori della conoscenza Cgil.

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“Le nuove Indicazioni nazionali - prosegue la nota - sono un testo elaborato senza un vero confronto con chi la scuola la fa ogni giorno e che, fin da subito, abbiamo contrastato per l’approccio complessivamente sovranista, identitario, etnocentrico e per la completa rimozione dell’orizzonte dell’educazione interculturale”.
Dopo le tante iniziative promosse, il 18 ottobre sarà dunque la giornata in cui il mondo della scuola democratica si riprenderà la parola per dire No a una scuola che guarda al passato.

Ci saranno mobilitazioni diffuse dal Nord al Sud del Paese, convegni, flash mob, manifestazioni, mentre a Roma è previsto un sit in dalle 10.00 alle 13.00 di fronte alla sede del Mim a viale Trastevere.
“L’appello della Flc e del Tavolo per la Scuola democratica è in difesa della scuola della Costituzione, dell'eguaglianza e dell'inclusione. Per una scuola che tuteli il diritto ad apprendere in tutto l'arco della vita, che insegni a pensare e non ad obbedire, che costruisca il futuro”, conclude la nota.