Il ministro delle Infrastrutture Salvini ha escluso dal tavolo sul “piano casa” le rappresentanze sindacali degli inquilini, dei lavoratori e parte di quelle della proprietà edilizia. Questa la denuncia del segretario generale del Sunia Stefano Chiappelli, dichiarando ironicamente che “il ministro è evidentemente appassionato dal ‘futuro remoto’”.

Dopo l’emendamento della maggioranza alla legge di bilancio, approvato nei giorni scorsi, che “ha stanziato le esigue somme di 50 milioni per gli anni 2027 e 2028, quindi a fine legislatura, Salvini ha convocato al ministero per una riunione sul ‘piano casa’, sempre annunciato e mai concretamente programmato, un vasto numero, oltre 30, di associazioni, istituzioni bancarie, cooperative, ordini professionali”.

Chiappelli rileva che “a parole dovrebbe trattarsi, come si legge sul sito del ministero delle Infrastrutture, di un ‘imponente piano casa’, ma il proposito è smentito qualche rigo dopo dove si preannuncia per i prossimi anni un finanziamento di 100 milioni di euro”.

Ma la notizia va completata. “Al tavolo – riprende il segretario generale Sunia – non sono stati invitati i rappresentanti dei sindacati inquilini, dei lavoratori e di parte delle associazioni della proprietà edilizia. In sostanza il ‘grande progetto’ dovrebbe concretizzarsi in assenza di qualsiasi confronto con chi rappresenta i destinatari di misure che, si presume, dovrebbero dare risposte concrete di politica abitativa e al fabbisogno espresso da tante famiglie in gravi difficoltà con un disagio abitativo, che è sotto gli occhi di tutti e confermato da importanti siti di ricerca, che ogni giorno si aggrava”.

Stefano Chiappelli così conclude: “O siamo dinanzi a una dimenticanza o l’esclusione esprime una precisa volontà di emarginare dal confronto le parti sociali. Siamo certi che il ministro vorrà dare una risposta e procedere a integrare l’elenco degli invitati alla prossima riunione prevista per il 16 gennaio”.