Partenza alle 9 da Perugia, Giardini del Frontone, arrivo alle 15 ad Assisi, Rocca Maggiore. La marcia della pace e della fraternità Perugia-Assisi che si tiene domenica 12 ottobre, promossa da centinaia di organizzazioni tra cui la Cgil, conta quest’anno l’adesione di 503 associazioni, 190 scuole e università, 250 enti locali, e vedrà camminare per 24 chilometri centinaia di migliaia di persone provenienti da tutta Italia, che vogliono ribadire il proprio impegno a favore della pace, del dialogo e della giustizia sociale.
Al centro della marcia, tre parole: crudeltà, complicità, rivolta. “Abbiamo bisogno di chiamare le cose con il loro nome e queste parole descrivono il tempo che stiamo vivendo – spiega Flavio Lotti, organizzatore della marcia –. Oggi Gaza è il simbolo non solo della tragedia del popolo palestinese ma di tutte le crudeltà impunite che si consumano nel mondo. Non sono guerre o atti di terrorismo, ma vere e proprie azioni sistematiche e crudeli. Queste cose accadono sotto gli occhi di tutti, ci sono troppi complici: ci sono governi come il nostro che hanno scritto nella Costituzione i doveri di legalità e di solidarietà, eppure non stanno facendo nulla”.
E poi c’è la parola rivolta, che descrive quello che sta accadendo nelle ultime settimane. “È il segno della rivolta delle coscienze – aggiunge Lotti –: di fronte alle crudeltà e alle complicità, molte persone, forse non tutte, forse non abbastanza, hanno sentito il dovere di far sentire la propria voce, di esprimere la propria indignazione e la solidarietà con le vittime di queste tragedie”.