“Siamo lieti che finalmente sulla complessa e delicata vicenda della Casa delle donne Lucha y Siesta si sia svolto un confronto in commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale con i rappresentanti istituzionali e le attiviste. È stata questa l'occasione per quest'ultime di presentare una memoria puntuale sull'attività svolta nell'immobile di proprietà dell'Atac, trasformato nel giro di dieci anni in un punto di riferimento non solo per le donne vittime di violenza e i loro bambini, ma per il quartiere Tuscolano e l'intera città di Roma grazie alla qualità dell'offerta culturale e sociale”. Così, in una nota, la Cgil di Roma e del Lazio.

“Registriamo l'impegno di questa amministrazione – continua la nota – nel voler dare una risposta alternativa all'accoglienza finora offerta alle donne e ai bambini ospiti della Casa, anche se ci preoccupa l'effetto che produrrebbe il possibile sradicamento dei nuclei familiari. Sosteniamo le azioni del comitato Lucha alla città e auspichiamo che un consiglio comunale straordinario si faccia al più presto, per dare la possibilità ai rappresentanti politici di discutere e valutare l'opportunità che a questo immobile venga riconosciuto il valore di bene comune”, conclude la nota.