I "migliori auguri" al premier Giuseppe Conte e al nuovo esecutivo "affinché siano subito affrontate le vere emergenze del Paese, a partire dalla riduzione delle diseguaglianze sociali, economiche e territoriali. Al nuovo esecutivo chiediamo di riaprire un confronto vero con le parti sociali, un dialogo che sia concreto e non di cortesia, sulle proposte che con Cisl e Uil, e assieme ai lavoratori, abbiamo portato avanti in questi mesi nelle piazze italiane e nelle sedi istituzionali”. È quanto si legge in una nota della Cgil Nazionale, divulgata il 5 settembre 2019 a poche ora dal giuramento del governo al Quirinale, e in attesa del passaggio alle Camere per il voto sulla fiducia.

“Tra i 29 punti di programma – sottolinea la confederazione guidata da Maurizio Landini – ci sono delle novità, ma anche delle serie mancanze, non si parla di rinnovo dei contratti pubblici e privati, né di pensioni. Temi importanti che dovranno essere al centro di un dialogo costante con i sindacati insieme ad altre priorità: equa riforma fiscale, basata su lotta all’evasione e riduzione delle tasse a lavoratori e pensionati; politica industriale rispettosa dell'ambiente; risoluzione delle tante vertenze aperte al Mise; rafforzamento delle politiche attive del lavoro e degli ammortizzatori sociali; sviluppo del Mezzogiorno; revisione dello “sblocca cantieri” e avvio dei lavori per le infrastrutture; sicurezza e immigrazione”.

“Valuteremo il nuovo governo sulla base del suo operato, sulla capacità che avrà di dare risposte alle nostre rivendicazioni, contenute nella piattaforma unitaria. E in caso di risposte negative proseguiremo con le iniziative nei luoghi di lavoro, nei territori e a livello nazionale. Con questo spirito – conclude la Cgil – rivolgiamo un sincero augurio di buon lavoro, fiduciosi nel contributo che questo governo potrà dare al nostro Paese e in Europa”.

La confederazione ha anche inviato auguri di buon lavoro a Paolo Gentiloni, indicato dal governo come Commissario italiano all’Ue: “Si è scelta una persona competente, convinta europeista, attenta al lavoro e al rapporto con le parti sociali, che anche in Europa saprà dialogare positivamente con i sindacati”. “Le sue competenze – conclude la nota – saranno sicuramente utili a ridare vigore a un progetto di Europa unita, solidale e democratica”.