In testa l'Anpi, a seguire la Cgil, con il segretario generale Maurizio Landini. Il corteo romano del 25 aprile è partito dalle Fosse Ardeatine con il consueto omaggio ai Caduti della ferocia nazista. Poi il solito ed emozionante percorso attraverso i quartieri di Tor Marancia, Garbatella e Ostiense verso Porta San Paolo. Tutte zone della città che, insieme al Quadraro e altre, sono state protagoniste della Resistenza, pagando anche un pesante tributo di sangue per questo. 

Landini: essere antifascisti vuol dire applicare la Costituzione

"Essere antifascisti oggi vuol dire applicare la Costituzione in tutte le sue parti", ha sottolineato il segretario generale della Cgil in un passaggio del suo intervento. "Credo che sia importante – ha poi aggiunto – che il governo si ricordi del lavoro anche gli altri giorni non solo il Primo maggio. Che si ricordino che c'è bisogno di cancellare la precarietà, non di estendere i contratti a termine; c'è bisogno di aumentare i salari in modo strutturale e noi lo stiamo chiedendo. Valuteremo quello che il governo farà – ha precisato il leader della Cgil –, ma pensare una volta all'anno al mondo del lavoro per poi fare dei danni non è quello che serve. Chiedo a tutti voi di essere in piazza insieme a noi nelle prossime settimane", ha detto Landini riferendosi alla mobilitazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil i primi tre sabati di maggio per protestare contro diversi provvedimenti dell'esecutivo. 

La partigiana, 103 anni: «Continuate a lottare»

''Anche quest'anno ci sono. È bello essere qui, vedere tanti romani che sono venuti dove è nata la resistenza. I ricordi amari e terribili mi aiutano a vivere per non dimenticare mai. Non dimenticate mai chi ha dato la vita per questa Italia libera''. Chi parla è la partigiana Iole Mancini, 103 anni, dal palco dell'Anpi: ''Sono felice di essere qui con voi, vuol dire che i nostri morti che hanno sacrificato le loro vite non sono morti invano. Voi continuate a lottare perché non è finita, siamo nel pieno di un ritorno di nostalgici che parlano perché non conoscono le condizioni in cui vivevo io a quei tempi. Alla mia età non è facile essere qui, però la volontà c'è sempre''.

Gli altri interventi dal palco

"Per essere un Paese democratico c'è stato bisogno di sconfiggere il nazismo e il fascismo, questo un fatto incontrovertibile. Una piazza bellissima per una festa che ha il cuore della nostra democrazia". Sono le parole del sindaco di Roma Roberto Gualtieri. "Roma e l'Italia sono antifasciste e democratiche e festeggiano a testa alta il 25 aprile".  "Oggi – aggiunge il presidente provinciale Anpi Roma Fabrizio De Santis – è la festa nazionale, l'insurrezione delle città del Nord che sconfisse militarmente il nazifascismo. Non possono esserci scantonamenti e revisioni della storia da parte di nessuno, è il fondamento della nostra Repubblica e della nostra Costituzione. È Festa per tutti. Siamo qui, studenti, associazioni e società civile, tutti insieme per realizzare il disegno della giustizia sociale portato dalla Resistenza".

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