Dopo giorni di pressione da parte delle organizzazioni sindacali lombarde, oggi a Milano si è svolta la riunione della Cabina di regia regionale, con la partecipazione di Cgil, Cisl e Uil, delle parti datoriali, dell’Inail e dell’Ispettorato del lavoro, durante la quale è stata presentata la bozza dell’ordinanza anti-caldo, che sarà firmata domani dal presidente Attilio Fontana, su proposta dell’assessorato al Welfare guidato da Guido Bertolaso.

“Si tratta di un passaggio fondamentale per il riconoscimento del caldo estremo come rischio concreto per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro – scrivono i sindacati in una nota -. Il provvedimento prevede la sospensione delle attività lavorative con esposizione al sole e attività fisica intensa dalle 12:30 alle 16:00 nei giorni in cui il rischio è classificato come “alto” sulla base della mappa interattiva di Worklimate”.

Le sigle sindacali hanno sottolineato l’importanza di questa misura non solo come risposta emergenziale, ma come parte integrante di una strategia di prevenzione della salute pubblica: “L’assessorato al Welfare, che comprende anche l’area salute e sicurezza sul lavoro, deve essere sempre più motore di questa visione integrata”.

Ribadita inoltre la necessità che l’ordinanza sia integrata a livello nazionale da strumenti concreti di sostegno al reddito. In questo senso Cgil, Cisl e Uil della Lombardia ritengono fondamentale il lavoro già avviato dalle categorie sindacali che seguono il settore agricoltura e florovivaistica, con accordi ad hoc per lo spostamento degli orari lavorativi, insieme al lavoro dalle categorie sindacali del settore edile che richiedono l’applicazione della cassa integrazione prevista per eventi meteo, come copertura per le ore di sospensione lavorativa causa caldo.

Infine i sindacati chiedono che quanto previsto diventi immediatamente esigibile, con l’attivazione effettiva degli strumenti di tutela già esistenti ed è “fondamentale che le decisioni assunte nella Cabina di regia trovino applicazione concreta e tempestiva, per garantire la tutela collettiva della salute e della dignità del lavoro”.

La lotta contro gli effetti della crisi climatica non può essere lasciata all’iniziativa dei singoli: è una responsabilità collettiva. Servono regole chiare, tutele universali e un impegno concreto delle istituzioni. Questo è solo un primo passo: domani, con la firma dell’ordinanza da parte del presidente Fontana, ci aspettiamo la piena operatività delle misure. Sarà nostra cura – concludono – aggiornare sull’effettiva entrata in vigore del provvedimento”.