“In queste ore il ministro Valditara ci ha regalato l’ennesima serie di esternazioni dove ripropone il solito mantra contro i giovani (immaturi), le famiglie, la sinistra e il '68 - suo grande classico- e adesso se la prende anche con gli editori e autori di libri di testo- a cui va tutta la nostra solidarietà - richiedendo solerti ‘verifiche’. E infine, se la prende ovviamente con la nostra organizzazione, rea nel caso di specie di aver votato contro il non-parere del Cspi sulle nuove indicazioni nazionali per il primo ciclo”. Così la segretaria generale della Flc Cgil, Gianna Fracassi, commenta le ultime dichiarazioni del titolare del dicastero dell’Istruzione.

La sindacalista quindi aggiunge: “Crediamo che ci sia un limite che non si può superare ed è quello del rispetto. Rispetto delle libertà costituzionali, della scuola della Costituzione laica, democratica e antifascista, rispetto della libertà di insegnamento. E, non ultimo, rispetto per il Consiglio superiore della Pubblica istruzione, il massimo organo consultivo della scuola, che dovrebbe essere sempre ascoltato, anche quando rilascia pareri negativi o critiche”.

“Ma soprattutto - prosegue la dirigente sindacale – rispetto per le lavoratrici e i lavoratori. Impegnato com’è nella sua crociata, il Ministro continua a non occuparsi della condizione lavorativa del personale della scuola: infatti non ci sono risorse aggiuntive per rispondere all’emergenza salariale di docenti e Ata e non si prevede ancora un piano di stabilizzazione per gli oltre 250 mila precari. E invece, veniamo informati dai media che ci si sta alacremente adoperando per predisporre un codice di comportamento per gli insegnanti di cui, francamente, non si sentiva il bisogno”.

Da parte sua, quindi, la Flc “continuerà a battersi per salari dignitosi, per la stabilizzazione dei precari e contro tutte le contro riforme che mettono in discussione i valori costituzionali: sono queste le priorità della scuola italiana e non le battaglie ideologiche e retrive della destra al Governo”, conclude.