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Dopo i nuovi arresti nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza, che ha scoperchiato un articolato sistema di frode fiscale nel distretto conciario di Solofra, la Filctem Cgil di Avellino interviene con forza: “Siamo di fronte a un attacco sistemico alla dignità del lavoro e alla tenuta economica del territorio”, dichiara il segretario generale Carmine De Maio.
Il blitz del 24 giugno, che ha portato a ulteriori 7 arresti e porta a 19 le misure cautelari complessive, ha rivelato l’esistenza di una rete di aziende fittizie, imprenditori locali, professionisti compiacenti e un collaudato sistema di fatture false per operazioni inesistenti dal valore complessivo di oltre 60 milioni di euro.
Un colpo durissimo all’immagine e alla credibilità di un distretto che rappresenta storicamente il cuore dell’economia irpina e campana. Ma per il sindacato, il problema non è nuovo: “Questi episodi – denuncia la Cgil – non sono anomalie, ma sintomi di una degenerazione sistemica che ha alimentato disuguaglianze, precarizzazione, concorrenza sleale e isolamento del territorio”.
Un distretto sotto scacco
La Filctem Cgil evidenzia come la complicità silenziosa e la tolleranza verso l’illegalità in nome dell’andamento economico abbiano finito per normalizzare pratiche illecite a scapito delle imprese oneste. “La pelle conciata a Solofra deve tornare ad essere sinonimo di qualità, sostenibilità e giustizia sociale”, afferma De Maio. “Oggi invece rischia di essere associata all’illegalità e alla frode”. Il sindacato sottolinea inoltre il paradosso per cui la legalità appare un lusso accessibile solo a pochi, quando dovrebbe essere il principio fondante dell’economia e della dignità del lavoro.
La proposta: un patto per la Legalità
Per reagire al degrado, la Filctem Cgil propone un Patto per la Legalità del Distretto Conciario, articolato su due assi: un osservatorio territoriale interforze per monitorare il rischio di criminalità economica nelle filiere produttive strategiche; un patto della legalità vincolante tra imprese, istituzioni e parti sociali per contrastare lavoro nero, evasione fiscale e ambientale, infiltrazioni criminali con controlli, sanzioni per i trasgressori e incentivi per chi rispetta le regole.
“Serve una svolta, il tempo è finito”
“Non possiamo più permetterci di restare immobili: serve una svolta coraggiosa, condivisa e duratura. Servono impegni concreti e azioni misurabili”, conclude De Maio, che invita tutte le forze vive del territorio – istituzioni, imprenditori, associazioni e cittadini – a unirsi per il rilancio etico e produttivo del polo conciario.