“Il comportamento della proprietà e della direzione aziendale e la mancanza di un ruolo di garanzia del Governo sta determinando una escalation di tensioni, come sta accadendo oggi a Taranto, di cui il management aziendale si sta assumendo consapevolmente la responsabilità". Lo dichiara in una nota Michele De Palma, segretario generale Fiom.

Visto l’immobilismo del ministro delle Imprese e del made in Italy, sordo alle richieste unitarie di un incontro di Fim Cisl, Fiom Cgil e, Uilm Uil, ritengo necessario l’intervento diretto della Presidente del Consiglio per impedire la messa in discussione della capacità industriale di Acciaierie d’Italia e la crescita di tensione, in un contesto già molto difficile, e per provvedere alla salvaguardia della salute, dell’ambiente e dell’occupazione. È quindi indispensabile che lo Stato acquisisca immediatamente il controllo del pacchetto di maggioranza di Acciaierie d’Italia, anticipando la scadenza del 2024”, conclude il dirigente sindacale.