Irene da piccola sognava di fare la stilista ma suo padre le disse che le uniche forbici che potevano permettersi erano quelle per tagliare i capelli nel salone di famiglia. Così a otto anni inizia a fare i primi lavoretti come factotum. Il suo essere donna inizialmente ha creato qualche perplessità, soprattutto perché i clienti si chiedevano come fosse possibile che chi non ha la barba sapesse tagliarla bene. In poco tempo Irene ha dimostrato non solo di poter continuare il lavoro del padre, ma di essere perfettamente in grado di tenere in vita l'attività reinventandosi continuamente. A Venezia, dove vive e lavora, è diventata una icona. Tutto nel suo salone fa pensare di essere fermi nel 1968, lei compresa che si muove come una danzatrice tra rasoi e dopobarba.