Il settantacinquesimo anniversario della Liberazione resterà nella storia forse più degli altri: sarà, per la prima volta, un 25 aprile senza piazze. “Ma non senza lo spirito che le ha sempre riempite, non senza la forza della memoria attiva”, commenta Andrea Liparoto dell’Anpi, che per celebrare la Resistenza ha trovato il modo di superare idealmente le distanze di sicurezza, in “un’invasione di memoria”. L’associazione nazionale dei partigiani ha lanciato l’invito a partecipare al flashmob “Bella Ciao in ogni casa”. Un appuntamento virtuale in tutta Italia, alle 15, per intonare insieme la stessa nota dai balconi, dalle finestre, dalle terrazze delle proprie abitazioni. “Bella Ciao è una canzone fortemente simbolica - commenta Liparoto - e cantarla tutti insieme, in tutto il paese, nello stesso momento, vuol dire trovarsi riuniti intorno alle radici della nostra convivenza civile. La Resistenza ci ha regalato i diritti e la democrazia e ci aiuterà sicuramente a rinascere, se la terremo come orizzonte di felicità”.

Il flashmob “Bella ciao in ogni casa” è uno dei momenti che riempiranno, pur restando fisicamente distanti, la giornata del 25 aprile, che si aprirà alle 8 sui profili social dell’Anpi e andrà avanti fino alle 19, con ospiti, collegamenti e una lunga maratona in streaming sui siti di RepubblicaMessaggeroLa StampaAvvenireRadio Popolare e molti altri. “Sarà una grande piazza virtuale ed unitaria” che vedrà come principali attori in campo l’Anpi e i tantissimi personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura, del giornalismo, dello sport, del sindacato, dell'associazionismo democratico, che hanno aderito all'appello di solidarietà #iorestolibero, a favore della Caritas italiana e della Croce rossa. “L’idea ci è stata lanciata da Carlo Petrini di Slow Food e noi l’abbiamo abbracciata immediatamente per la sua concretezza. Il tema del sostegno ai senza tetto, ai poveri, ai senza lavoro non può non coinvolgerci. Tra gli impegni centrali stabiliti dal nostro statuto c’è quello della piena attuazione della Costituzione”.

Tutte le donazioni andranno a beneficio delle persone in situazioni di disagio o difficoltà economica. Il testo dell'appello, l'elenco dei firmatari e le risorse raccolte fino ad oggi sono disponibili sul sito www.25aprile2020.it. Sarà un 25 aprile di solidarietà, ma anche la celebrazione di una nuova Resistenza, quella contro il dolore, la paura, l’angoscia per le sorti del nostro paese e per il futuro di ognuno di noi. Ma l’insegnamento dei partigiani, come ricorda Liparoto, “è andare sempre e comunque avanti, sognare un mondo diverso”. Da cosa liberarci, dunque, il 25 aprile del 2020? “Dalla paura di non farcela, dalla paura di non reggere, in primis economicamente, a una situazione drammatica e triste, in cui abbiamo perso molti dei nostri cari. Ma guardiamoci indietro per guardare avanti. Uniti, liberi e forti. Ora e sempre”.