"Il giudice del Lavoro di Roma ha sancito l’antisindacalità delle condotte tenute dal dirigente scolastico di un istituto d’istruzione superiore di Roma ai danni della nostra organizzazione sindacale e della nostra Rsu, stigmatizzando la permanenza degli effetti lesivi, a prescindere dall’esaurirsi delle singole azioni censurate". Così, in un comunicato, la Flc Cgil di Roma centro ovest litoranea.

"Assistiti dai nostri avvocati - Angela Stani, Filippo Aiello e Francesco Americo -, avevamo chiesto, promuovendo un procedimento ex articolo 28 legge 300/1970, l’emissione di un provvedimento di repressione di diverse azioni volte a impedire il regolare svolgimento delle assemblee sindacali e ad aggirare i diritti d'informazione e consultazione nella formazione delle classi delle rappresentanze sindacali, come degli organi istituzionali scolastici. La nostra Rsu si è inoltre vista revocare, in corso di anno scolastico e senza alcuna motivazione, il nulla osta all’esercizio della libera professione", prosegue la nota.

"Il tribunale ha dichiarato antisindacali tutte e tre le condotte, con espresso ordine al dirigente di reindire l’assemblea ostacolata de facto, procedere alla formazione degli organici e alla programmazione delle classi, previa informazione al sindacato, disapplicare il provvedimento di revoca del nulla osta all’esercizio della libera professione. Il provvedimento segue di qualche mese la sentenza del Tar del Lazio 210/2019, con cui il giudice amministrativo aveva accolto il ricorso di quattro alunni maggiorenni affetti da disabilità grave, iscritti ai corsi serali presso lo stesso istituto, ai quali il dirigente scolastico aveva negato il pieno diritto al sostegno scolastico", continua il sindacato.

"Invece, il Tribunale amministrativo aveva dichiarato il loro diritto all’insegnante di sostegno per l’intero orario curricolare previsto. Il ricorso, patrocinato dagli stessi legali, era stato proposto dagli studenti con l’assistenza dello Sportello pari e diritti della Cgil di Roma Col. Tale provvedimento qualifica ulteriormente la nostra azione costante nelle scuole per l’affermazione dei diritti di rappresentanza, per il corretto svolgimento delle procedure interne alle istituzioni scolastiche e per la piena partecipazione dei lavoratori alle scelte collegiali e contrattuali", conclude la Flc.