Via libera alle operazioni di carico del materiale civile sulla nave saudita Bahri Yanbu, ma non ai due generatori elettrici della Defence Tecnel, presumibilmente destinati a uso militare, i cui componenti verranno ispezionati in un'area protetta del porto. È quanto deciso dal vertice in Prefettura a Genova per sbloccare la situazione del cargo che trasporta armi destinate al conflitto in Yemen, approdato alle prime ore dell'alba al Genoa metal terminal. Oltre al prefetto Fiamma Spena, al vertice hanno partecipato il segretario generale Cgil Genova Igor Magni, il presidente dell'Autorità portuale Paolo Emilio Signorini e il direttore del terminal interessato dalle operazioni Paolo Ravà. “Una vittoria”, ha commentato il segretario generale della Filt Cgil genovese Enrico Poggi: “La merce ‘dubbia’, di cui non si conoscono appieno utilizzo e finalità, non esce dal porto”.

Nella mattinata la Filt Cgil cittadina aveva proclamato lo sciopero di tutti i servizi e delle operazioni portuali di mare e di terra che vedono coinvolta la “Bahri Yanbu”, la motonave della compagnia di bandiera dell'Arabia Saudita che trasporta materiale bellico diretto a Gedda e da lì al conflitto in Yemen. Un caso di rilevanza ormai internazionale, dopo l'analogo boicottaggio dei portuali francesi a Le Havre, che ha visto anche l'organizzazione di un presidio. 

I portuali genovesi e la Cgil affermano di “non voler essere complici delle vittime civili in Yemen”. “Riteniamo di dare un piccolo contributo a un problema grande per una popolazione che viene uccisa giornalmente”, afferma Poggi. Il sindacato si sarebbe aspettato “che il governo e le istituzioni avessero rispettato gli accordi internazionali”. Mentre la Filt continua a pensare “che i porti italiani debbano essere aperti per le persone e chiusi alle armi”. Alla protesta lanciata dai lavoratori delle banchine e dalla Cgil hanno aderito molte associazioni: Acli, Salesiani del Don Bosco, Libera, Comunità di San Benedetto e tanti altri ancora. La Cgil e le altre associazioni hanno anche firmato un comunicato che chiedeva alle istituzioni di impedire l’attracco della nave a Genova.

(aggiornamento ore 15.18)