Il governatore della Federal Riserve di New York Timothy Geithner sarà il prossimo segretario al Tesoro degli Stati Uniti. E l'economista Larry Summers, segretario al Tesoro nel governo Clinton (nonché rettore di Harvard), è il nuovo direttore del National Economic Council, il consiglio economico nazionale degli Stati Uniti. Queste le due nomine chiave annunciate da Barack Obama in una conferenza stampa a Chicago il 24 novembre.

Alla presentazione del “dream team” economico, chiamato a risollevare le sorti degli States, Obama non si è sbilanciato sul piano d’azione che intende attuare per il rilancio. Il neopresidente non ha indicato l'entità del "pacchetto di stimoli" economici: "Sarà la mia squadra economica a fornirmi un numero" – ha detto - ma sarà "sufficientemente grande da rilanciare l'economia".

Sui media americani si parla di un intervento dell’ordine di 700 miliardi di dollari.

L'America si trova di fronte a 'una crisi economica di proporzioni storiche', ha detto Obama augurandosi che a gennaio il Congresso vari un 'piano economico aggressivo' per farvi fronte. 'Non possiamo esitare e non possiamo rinviare', ha aggiunto.

Unica informazione già acquisita, è la promessa – ripetuta oggi dal prossimo presidente democratico - di "tagli fiscali per una grande maggioranza" di americani. Un annuncio che era già stato anticipato nel fine settimana da David Axelrod, artefice del successo elettorale di Obama, in un' intervista alla Tv Fox: “C'è urgente bisogno di stimolare i consumi e rilanciare l'economia”, aveva spiegato Axelrod. “Occorre mettere soldi nelle tasche dei cittadini e creare posti di lavoro”.

Sabato, nell’ormai consueto messaggio video su YouTube, Obama aveva annunciato la creazione di 2,5 milioni di posti di lavoro. Nel dettaglio del piano ancora non è entrato, ma è risaputo che l’ex senatore dell’Illinois punta sulla riconversione energetica e posti di lavoro verdi, non dimenticando di sovvenzionare anche l’industria in difficoltà. A cominciare dalla case automobilistiche Gm, Ford e Chrysler, che – ha detto il 24 Obama – saranno aiutate con 'adeguati finanziamenti' dal governo, 'ma non devono aspettarsi un assegno in bianco'. Per ottenere gli aiuti chiesti, la cui consistenza è stimata intorno ai 25 miliardi di dollari, le Big Three devono presentare 'un piano sostenibile'. 'Ci devono dire – ha spiegato Obama -cosa vogliono fare sia in termini di produzione, sia in termini di riconversione'.

Del dream team economico farà parte anche Christina Romer: l’economista di Berkeley è stata nominata alla guida del Council of Economic Advisers, un organismo della Casa Bianca che ha compiti consultivi. La squadra economica – ha detto Obama - mette insieme 'i migliori cervelli d'America” e offrirà “idee coraggiose” per uscire dalla crisi. La filosofia comune a tutti i membri del team – ha aggiunto il presidente – è che 'non possiamo avere una Wall Street che prospera se non prospera anche Main Street'.