Tantissimi romani hanno abbracciato Greta, la giovanissima attivista svedese che ha rinvigorito in tutto il mondo la battaglia per l’ambiente e contro il surriscaldamento globale. Greta è a Roma da mercoledì, ha incontrato il Papa, è stata ricevuta in Senato e oggi (19 aprile), come ormai tradizione vuole, ha manifestato nell'ennesimo "venerdì per il futuro" (#frydaysforfuture). Poco prima della manifestazione, il numero uno della Cgil, Maurizio Landini, ha consegnato a Greta la tessera onoraria della Cgil, invitandola a continuare nella sua battaglia.

A piazza del Popolo c'erano 30 mila persone, tanti liceali – molti arrivati da fuori in treno – e tante famiglie della capitale. Molti cartelli, Molti slogan ("Make earth Greta again""Piantalberi", "Make earth cool again""Ci avete rotto i polmoni", "There is no plan(et)B"), in una bellissima giornata di sole.

"Ciao Roma, siete tanti, dovete essere orgogliosi. Qui ci sono ragazzi di tutte le età, tanti piccoli e tanti anche intorno ai 20. È una bella età con tutta la vita davanti a noi. Ma il nostro futuro è stato venduto perché poche persone possano fare molti soldi. Quando ci dicono che il cielo è l'unico limite ci dicono una bugia. L'unica cosa di cui abbiamo veramente bisogno è il futuro. Molti di noi lo capiranno quando sarà troppo tardi", così Greta dal palco (alimentato da 120 biciclette a dinamo).  

"Siamo a un bivio per l'umanità. È ora che dobbiamo scegliere il sentiero da prendere. Siamo qui ora per scegliere e per invitare gli altri a seguire il nostro esempio. È un problema che accomuna tutti i Paesi. Ancora non c'è nessun cambiamento concreto in vista. Le emissioni continuano a crescere. Il nostro movimento deve continuare. Non basteranno le settimane o i mesi. Non protestiamo perché gli adulti si facciano i selfie con noi", ha ricordato.

E in questa battaglia per la vita i più giovani sono una volta tanto protagonisti: "Noi bambini lo facciamo perché si agisca in concreto. Non siamo noi ad aver causato questa crisi. Ci siamo solo nati in mezzo. E vediamo che le promesse che ci vengono fatte non vengono rispettate. Ma noi continueremo a combattere per il nostro futuro e il nostro pianeta", ha scandito.

E allora Greta continua la lunga mobilitazione per l'ambiente che sfocerà in un nuovo global strike il prossimo 24 maggio. Ma intanto oggi c'è stata l'importante tappa romana: "Siamo stati fin da subito al fianco del movimento #frydaysforfuture - spiega Simona Fabiani, dell’area Politiche di sviluppo della Cgil -. C’è un impegno importante da parte nostra, anche per dare un segnale che le alternative esistono". E alternativo sarà senz'altro il palco allestito per la manifestazione di piazza del Popolo, che sarà alimentato in parte dalle biciclette (circa 150, ndr) in una piazza che sarà piena.


foto di Angelica Iucci, in piazza a 13 anni per il futuro del pianeta

Per quanto riguarda in particolare il nostro Paese, “noi non siamo per niente soddisfatti – ribadisce la sindacalista – del piano nazionale integrato per l'energia e per il clima: gli obiettivi che l'Italia si pone sono persino inferiori a quelli dell'Unione europea, la quale punta a ridurre le emissioni del 40 per cento al 2030. Un traguardo giudicato dalla scienza insufficiente, perché porterebbe a un aumento di tre gradi e mezzo. Porsene uno ancora più basso, come fa come l'Italia, vuol dire che siamo completamente fuori rotta”.
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“Voglio ricordare – sottolinea ancora l’esponente della Cgil – che stiamo parlando di questioni che hanno ricadute dirette sulla salute e sul futuro della vita delle persone, perciò è ancora più grave che non ci sia un coinvolgimento democratico, perché di fatto si prendono decisioni che hanno effetti positivi per pochi e conseguenze drammatiche su tutto il resto del mondo. I ragazzi, e noi con loro, si stanno mobilitando: non è possibile ci passino sopra la testa senza senza alcun coinvolgimento e il diritto di esprimersi”.

“La scienza – conclude Fabiani – ci ha detto chiaramente nell'ultimo rapporto dell'Ipcc che ci restano appena undici anni per intervenire, però servono cambiamenti senza precedenti. Mi sembra abbastanza chiaro. Ebbene, quel report è dell'ottobre scorso, quindi sono già passati sei mesi e su undici anni non è poco. Bisogna attivarsi subito e invece tutti continuano ad andare avanti come se niente fosse”.

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