Venerdì 19 settembre è il giorno della mobilitazione Cgil per Gaza. Dopo il precipitare degli eventi e l’invasione dell’esercito israeliano ore di confronto hanno portato il segretario generale Maurizio Landini ad annunciare in conferenza stampa la decisione di Corso Italia. Ecco tutti gli appuntamenti.

A Catania venerdì pomeriggio manifestazione di piazza della Cgil Sicilia con Maurizio Landini

A Catania la manifestazione contro il massacro a Gaza, la deportazione del popolo palestinese e per chiedere ai governi, in primo luogo a quello italiano, iniziative incisive che fermino l’incursione del governo e dell’esercito israeliani sulla Striscia, è prevista per il pomeriggio di venerdì 19 settembre. Parteciperà Maurizio Landini, segretario generale della Cgil. L’iniziativa sarà accompagnata da ore di sciopero in tutti i settori non compresi nella legge 146/90, negli altri le categorie convocheranno assemblee. L’ appuntamento per il concentramento è alle 15.30 in piazza Università, da dove partirà il corteo verso piazza Castello Ursino, dove si terrà il comizio.

La pace viene prima di tutto – dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino –. Quello che accade è disumano, è inaccettabile, le escalation militari sono inaccettabili, non si vince sterminando l’avversario, tantomeno un popolo innocente. Il governo italiano e l’Europa escano dal letargo. In Sicilia c’è un popolo che condanna senza se e senza ma ogni forma di violenza da qualunque parte venga, perché violenza chiama violenza e fa precipitare nel baratro l’umanità. Il percorso di sviluppo della nostra regione e del Paese non può prescindere dalle iniziative per la pace, le due cose vanno di pari passo e altrettanto la nostra mobilitazione”.

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Il corteo di Roma del 16 settembre scorso (Nicola Lazzerotti)

Napoli, il 19 settembre manifestazione regionale e sciopero di due ore nei settori privati proclamato dalla Cgil 

Nelle ultime ore l’offensiva di terra è diventata realtà. I carri armati israeliani hanno varcato il cuore della Striscia di Gaza, devastando quartieri già piegati da settimane di bombardamenti. Le immagini mostrano fiamme, crolli, colonne di fumo: la città più popolosa dell’enclave è sotto assedio, mentre la popolazione civile si trova intrappolata senza vie di fuga. Il governo Netanyahu parla di “sconfitta totale di Hamas”, ma i numeri raccontano altro: a cadere sono donne, bambini, anziani. Solo ieri si contano almeno 62 vittime, aggiunte a migliaia dall’inizio dell’attacco. La macchina da guerra israeliana non risparmia ospedali, scuole, abitazioni. La retorica della “sicurezza” si traduce in macerie e in un genocidio a cielo aperto. Cos’altro deve accadere? Quanti cadaveri devono ancora essere estratti da sotto i palazzi distrutti perché la comunità internazionale usi le parole giuste? Non siamo davanti a una guerra “tra pari”. Siamo di fronte a un’invasione sanguinaria, condotta da uno degli eserciti più potenti del pianeta contro un popolo disarmato e assediato.

Il silenzio delle cancellerie europee e delle istituzioni internazionali pesa come una complicità. Parlare genericamente di “tregua” o “cessazione delle ostilità” non basta: serve nominare i responsabili, imporre un embargo sulle armi, aprire corridoi umanitari immediati. Per tutte queste ragioni la Cgil, dopo la mobilitazione del 6 settembre, ha deciso di scendere di nuovo in piazza in tutta Italia per chiedere che finalmente anche il nostro Governo prenda finalmente una posizione netta e misure concrete nei confronti del Governo israeliano. Ribadiamo la necessità di fermare ogni intervento militare nella Striscia, garantire corridoi umanitari, mettere in sicurezza la popolazione civile, sostenere e garantire la sicurezza di tutte le missioni umanitarie in corso, compresa la Global Sumud Flottilla, come priorità immediate.

A Napoli, la Cgil indice una manifestazione regionale per venerdì 19 settembre alle ore 17:30 in piazza del Gesù alla quale prenderanno parte le Camere del Lavoro e le categorie regionali del sindacato. Una manifestazione allargata alle associazioni, ai movimenti e ai partiti politici che da settimane stanno portando avanti azioni di mobilitazione protesta in tutta la regione. Contestualmente, sono proclamate due ore di sciopero a fine turno nel settore privato, ad eccezione di quelli che garantiscono servizi essenziali.

Cgil Toscana: “Fermiamo la barbarie a Gaza, sciopero generale”

In Toscana è in programma uno sciopero generale per l’intero turno di lavoro, con tre manifestazioni: una a Firenze (dove confluiranno Prato e Pistoia), una a Livorno, concentramento ore 10 in piazza Attias, dove confluiranno Pisa, Massa Carrara, Grosseto e Lucca, e una a Siena, concentramento ore 17 alla Lizza, dove confluirà Arezzo. 

“Pensiamo che sia di una gravità senza precedenti quello che sta succedendo, pensiamo che quel massacro e quella vera e propria deportazione del popolo palestinese vadano assolutamente fermati. Inoltre, a livello mondiale questa logica di forza e di riarmo è un pericolo vero per i diritti di tutte le persone, non possiamo non mobilitarci, non possiamo stare fermi, c’è una grande spinta dai lavoratori e dalla società civile, siamo certi che la Toscana, terra di solidarietà e pace, saprà rispondere adeguatamente. Dove non c’è umanità non ci può essere giustizia sociale, democrazia, libertà”, dice il segretario generale Cgil Toscana Rossano Rossi.

La Cgil precisa che la mobilitazione del 19 settembre si inserisce “nel rispetto delle norme di legge che ci sono, quindi tutti i settori che sono coinvolti dalla Legge 146, visti i tempi, non saranno coinvolti. In quei settori l’indicazione è di organizzare assemblee in tutti i luoghi di lavoro e naturalmente invitiamo tutte le persone, tutte le associazioni, tutti quelli che condividono la necessità di non stare a guardare quello che sta succedendo ma scendere in piazza e in campo per fermare ogni intervento militare nella Striscia”.

Fermiamo il genocidio. Venerdì 19 settembre manifestazione a Milano con partenza da Largo Cairoli. Cgil in sciopero

La Camera del Lavoro di Milano, insieme ad Anpi e Arci, annuncia per venerdì 19 settembre una manifestazione per chiedere l’immediato cessate il fuoco a Gaza e per sostenere la campagna internazionale Global Sumud Flotilla a fianco del popolo palestinese. Concentramento alle ore 17.30 in Largo Cairoli.

La manifestazione si terrà nella stessa giornata in cui, su tutto il territorio nazionale, verrà proclamato uno sciopero a fine turno. La guerra sta producendo distruzione, dolore e odio. Crediamo che la comunità internazionale debba assumersi fino in fondo la responsabilità di fermare le armi, garantire aiuti umanitari, favorire la liberazione degli ostaggi, riaprire una prospettiva politica fondata sul rispetto dei diritti e sulla convivenza tra i popoli.

“Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a quanto sta accadendo – dichiarano Cgil, Anpi e Arci Milano –. La pace e la giustizia non sono un’utopia, ma una necessità. Lo sciopero e la manifestazione del 19 settembre vogliono dare voce a chi chiede che prevalga il diritto internazionale, la sicurezza e la dignità delle persone”.

In Lombardia tantissime le piazze già dal 16 settembre

In Lombardia sono tantissime le piazze mobilitate dalla Cgil per far sentire forte e chiaro il messaggio “Fermiamo la barbarie” a Gaza. Già dal 16 settembre, il giorno in cui Landini ha lanciato la giornata nazionale del 19 novembre, in diverse province lombarde, la Cgil e le associazioni hanno chiamato in piazza le persone per chiedere lo stop al genocidio e sostenere la popolazione palestinese: a Pavia in Piazza Vittoria, a Varese in Piazza Monte Grappa, a Legnano in Piazza San Magno, a Bergamo in Piazza Matteotti, a Malegno in Via Donatori di Sangue. A Breno invece la manifestazione è stata convocata in Piazza Ghislandi il 17 settembre.

Anche la Cgil di Cremona e le categorie territoriali hanno aderito alla giornata nazionale di mobilitazione indetta per venerdì 19 settembre. Nella provincia è stato proclamato uno sciopero di quattro ore in tutti i settori privati (esclusi quindi i settori pubblici regolamentati dalla legge 146/90) e si terrà una manifestazione pubblica alle ore 17:00 in piazza Stradivari.

La tragedia che si sta consumando a Gaza non può lasciarci indifferenti – dichiara Elena Curci, segretaria generale della Cgil Cremona –. Scendiamo in piazza con lavoratrici e lavoratori per chiedere lo stop immediato ai bombardamenti e a ogni intervento militare, l’apertura di corridoi umanitari, la protezione della popolazione civile, la messa in sicurezza di tutte le missioni umanitarie, compresa la Global Sumud Flottilla. Chiediamo inoltre la sospensione di ogni accordo commerciale e militare con Israele fino alla fine della guerra e dell’occupazione della Cisgiordania, la rimozione dell’embargo umanitario e il riconoscimento dello Stato di Palestina. È necessario che governi e istituzioni internazionali promuovano una Conferenza di Pace sotto egida ONU. La pace non è un’utopia: è una responsabilità collettiva che riguarda tutte e tutti”.

In Emilia-Romagna sciopero di quattro ore in uscita e manifestazione a Bologna

In Emilia-Romagna lo sciopero è stato deciso per quattro ore, in uscita, per tutti i settori (sono esclusi quelli sottoposti alla L. 146/90). A Bologna si terrà una manifestazione il 19 settembre, con concentramento alle ore 17.00 in piazza Roosevelt.

La Cgil ribadisce la necessità di fermare ogni intervento militare nella Striscia, garantire corridoi umanitari, mettere in sicurezza la popolazione civile, sostenere e garantire la sicurezza di tutte le missioni umanitarie in corso, compresa la Global Sumud Flottilla, come priorità immediate. Chiediamo inoltre che venga sospeso ogni accordo di cooperazione commerciale e militare con Israele finché non si ferma la guerra a Gaza e l’occupazione della Cisgiordania. È necessario mettere in campo azioni concrete per rimuovere l’embargo umanitario e riconoscere lo stato di Palestina. I governi e le istituzioni internazionali si adoperino immediatamente per fermare ciò che sta accadendo, fino ad arrivare alla convocazione di una conferenza di Pace sotto egida Onu.

A Genova otto ore di sciopero e manifestazione nella mattina del 19 settembre

La Camera del lavoro di Genova risponde con otto ore di sciopero generale per venerdì 19 settembre alla mobilitazione lanciata a livello nazionale dalla Cgil per Gaza e contro tutte le guerre. L’appuntamento è fissato per le ore 9 ai giardini Melis a Genova Cornigliano. Il precipitare dei fatti drammatici di queste ore a Gaza impone uno sforzo straordinario da parte di tutte e tutti e, come già preannunciato nelle scorse settimane, la Camera del Lavoro di Genova chiama lo sciopero generale a sostegno e in solidarietà del popolo palestinese.

A Torino grande manifestazione nella sera del 16 settembre

“L’offensiva in atto a Gaza City sta causando ancora vittime innocenti, distruggendo ciò che rimane di un territorio devastato da una guerra feroce”. Per queste ragioni la Cgil di Torino ha aderito alla manifestazione indetta nella serata del 16 settembre, alle ore 21, in piazza Castello.

Cgil Venezia in presidio a Mestre il 16 settembre

Il 16 settembre presidio per il popolo palestinese, alle 18.30 in via Palazzo a Mestre. “Esprimiamo la nostra solidarietà di fronte alla escalation di violenza e distruzione che sta colpendo la Striscia di Gaza – ha scritto la Cgil di Venezia –. È urgente che il Governo italiano e l’Unione Europea assumano una posizione netta e coerente di fronte a un piano di annientamento e trasferimento forzato. Chiediamo la fine di occupazione e repressione, chiediamo il rispetto del diritto internazionale e la protezione delle popolazione civile”.

In Calabria il 19 settembre due ore di sciopero, presidi e assemblee

Un momento dell'assemblea delle assemblee della Cgil Calabria

In seguito alle tragiche notizie che arrivano da Gaza rispetto all’invasione dei territori palestinesi e i continui attacchi israeliani in Cisgiordania la Cgil Calabria, nell’ambito dell’assemblea delle assemblee generali che si è tenuta il 16 settembre a Vibo Valentia, alla presenza del segretario nazionale Pino Gesmundo, condividendo l’urgenza di una risposta radicata e diffusa del mondo del lavoro, indice due ore di sciopero per il 19 settembre e si impegna nell’organizzazione di presidi, assemblee nei luoghi di lavoro e mobilitazioni territoriali.

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