“È una manovra che porta il Paese a sbattere. Stiamo chiedendo di cambiarla”. Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a margine dell’assemblea nazionale sulla piattaforma “Manutenzioni ferroviarie”, torna a parlare della legge di bilancio, rilanciando lo sciopero generale proclamato per il 12 dicembre.
Landini: “Noi stiamo sul merito, è il governo che la butta in politica”
“Le polemiche seguite alla proclamazione dello sciopero generale dimostrano che al governo non hanno argomenti di merito: abbiamo avanzato proposte di merito, molto precise, e non stiamo avendo alcuna risposta, sono loro a buttarla in politica, cercando di dipingere una Cgil che non fa sindacato, che vorrebbe svolgere una funzione addirittura di sostituzione dei partiti. Noi stiamo facendo il nostro mestiere, che è quello di rappresentare e tutelare gli interessi di chi per vivere ha bisogno di lavorare, dei pensionati, dei giovani che sono precari e non hanno un futuro”.
Il governo, ha aggiunto, “per non rispondere sta tentando un’operazione di altra natura che io trovo sia una dimostrazione di debolezza, non di forza. E trovo che sia scandaloso che la risposta alla fine sia sempre quella: far pagare le tasse a chi le ha sempre pagate. In più sono ormai 31 mesi che la produzione industriale cala, aumenta la cassa integrazione, si moltiplicano le situazioni di crisi, ma alla voce investimenti su questa legge di bilancio se la vai a vedere c’è scritto zero”.
I motivi dello sciopero generale del 12 dicembre
“In questi giorni stiamo incontrando tutte le forze politiche, sia di governo che di opposizione – ha detto Landini –. A tutti stiamo spiegando le ragioni per cui è necessario cambiare la manovra. E per quello che ci riguarda i temi principali si chiamano salario e fisco. Bisogna aumentare le risorse, sia per il rinnovo dei contratti pubblici sia per estendere la detassazione a tutti i lavoratori, pubblici e privati, e non solo fino a 28 mila euro. Stiamo anche chiedendo che venga introdotto un meccanismo automatico per cancellare gli effetti del fiscal drag, che hanno fatto pagare in questi tre anni 25 miliardi di tasse in più a lavoratori dipendenti e pensionati”.
Il segretario spiega la proposta della Cgil sulla patrimoniale: “Stiamo chiedendo che i più ricchi, 500 mila persone, con un patrimonio netto superiore ai 2 milioni di euro, diano un contributo di solidarietà dell’1,3%”.
Sul rinnovo del contratto della scuola “raccontano bugie”
Sul rinnovo del contratto della scuola, non firmato dalla Cgil, “stanno raccontando delle bugie, delle balle. Se sono così convinti che questo contratto piace agli insegnanti, lo sottopongano al referendum, al voto dei lavoratori pubblici, e se la maggioranza lo approva, saremmo pronti anche noi ad accettarlo”, ha detto Landini.
Ex Ilva, Landini: “Situazione drammatica, serve l’intervento dello Stato”
Sull’ex Ilva Landini si augura “che (nell’incontro di oggi, ndr) abbiano delle novità precise. Allo stato attuale se non ci sarà un intervento dello Stato all’interno della gestione di quell’azienda si profila il rischio di una situazione drammatica”.























