La notte di 79 anni fa, tra il 2 e il 3 agosto, il "campo per famiglie zingare" (The Zigeunerlager) ad Auschwitz-Birkenau fu liquidato. Fu così che 2.897 uomini, donne e bambini rom e sinti furono assassinati nelle camere a gas da ufficiali nazisti. I loro corpi furono bruciati nelle fosse.

Una ricorrenza che spesso sfugge alla memoria collettiva: "Non dobbiamo solamente commemorare, onorare, ma ricordare per elaborare e costruire il futuro, per la collettività e soprattutto per i giovani", dice a Collettiva il docente all'Università di Pavia del master Immigrazione e genere Giorgio Bezzecchi, già segretario dell'Opera Nomadi e figlio e nipote di rom deportati, raccontando cosa accadde il 2 agosto del 1944.