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Ragioni e sentimenti. Questo è il tema della prossima edizione di Più Libri Più Liberi, dedicato ai 250 anni dalla nascita di Jane Austen e al suo romanzo inteso come tra gli imprescindibili di quella che diventerà la letteratura moderna e contemporanea, sino ai nostri giorni.
Dal 4 all’8 di dicembre, nello spazio della Nuvola di Roma si ripeterà dunque la kermesse dove i libri e la lettura verranno messi al centro di un evento che coinvolgerà poco meno di 600 editori provenienti da tutta Italia, e oltre 700 tra scrittori e scrittrici. Un appuntamento spesso al centro delle polemiche nelle ultime edizioni, e che già in queste ore di vigilia ha sollevato più di qualche mugugno.
Ancora una volta a rimanere scontenti sono infatti i librai, romani e italiani, per la collocazione temporale della Fiera, anche quest’anno inserita nelle giornate a ridosso del ponte dell’Immacolata, in un periodo che solitamente favorisce le vendite nelle librerie, in vista delle feste di Natale. Alla fine di ogni edizione la promessa di cambiare data c’è, senza trasformarsi mai in realtà. E per dare corpo e un minimo di sostanza a questa protesta è stato Nero Editions (quest’anno assente per manifestare contro la presenza di editori né piccoli né medi) a proporre nei giorni scorsi, tra il 25 e il 28 novembre, un’iniziativa chiamata “Uscita”, festival espanso nelle librerie di Roma, dove sono stati organizzati “dibatti, ascolti, laboratori e performance”, sorta di contro-fiera prima della fiera stessa.
Altra polemica della vigilia l’assegnazione dello stand a un editore poco gradito, Passaggio al bosco, noto (fortunatamente a pochi) per le sue pubblicazioni di carattere estremo (a destra) e neofascista, diretta emanazione del gruppo di Casaggi di Firenze, e punto di riferimento “culturale” delle giovani leve di Fratelli d’Italia. Un catalogo che spazia dalle memorie delle SS a quelle di ex militanti di Ordine Nuovo con assoluta disinvoltura e benevolenza, ma che alla fine sembra troverà spazio nei locali della Nuvola, stando alle ultime comunicazioni dell’AIE, L’Associazione italiana editori, responsabile organizzativa della Fiera.
A tal proposito, nel fitto programma di eventi da segnalare la presentazione del volume Ordine Nuovo. Il nostro onore si chiama fedeltà (Futura editrice), che grazie al lavoro di Loredana Guerrieri ricostruisce con ampio materiale documentale gli anni più violenti e bui della storia italiana. Tra gli ospiti Valerio Renzi, autore dell’introduzione al volume, e lo scrittore ed ex magistrato Gianrico Carofiglio. Sarà poi la stessa Aie a promuovere e concentrare, tra il 4 e il 6 dicembre, una serie di incontri che guardano al mondo dell’editoria presente e futura, cercando di trovare risposte ad alcuni quesiti esiziali: quali sono le caratteristiche del lettore oggi in Italia? Perché oltre la metà dei lettori continua da tempo a non leggere più di un libro ogni quattro mesi? E come si può incentivare la diffusione del libro nel nostro Paese, superando le attuali disparità geografiche e migliorando la qualità di questa pratica? Domande da troppo tempo centrali nel mondo dell’editoria italiana, troppo spesso inevase.
Altro punto di dissenso, già emerso nelle precedenti edizioni, il costo del biglietto d’ingresso, fissato a dieci euro, seppur stavolta surrogato da una tariffa family, che prevede l’accesso gratuito se una famiglia avrà il secondo figlio al seguito. Basterà per attirare maggior visitatori e, soprattutto, invogliarli ad acquistare qualche libro in più? Staremo a vedere.
Nel frattempo Chiara Valerio, da tre anni alla direzione artistica della Fiera, lascerà il suo incarico per far posto dalla prossima edizione al giornalista e conduttore Giorgio Zanchini, dopo una gestione di certo competente e creativa, in alcuni tratti discussa, su tutti il “caso-Caffo” dello scorso anno. Ragioni e sentimenti.






















