Un mercatino del baratto e del riuso, con due finalità: la prima, quella di far capire come si può creare reddito in maniera alternativa; l'altra, che si può essere cittadini solidali. È una delle iniziative dell'associazione Progetto Itaca di Palermo, la cui direttrice, Roberta Vitale, è stata intervistata stamattina, 11 aprile, a 'Work in news', la rubrica di Radioarticolo1.

"Quello che gestisco è un club per persone con disturbi psichici – racconta la responsabile –. Abbiamo fatto tantissimi sforzi per far partire il mercatino del baratto e del riuso che si terrà a Palermo domani e dopodomani, aiutati dal gruppo informale Banda Baratta, che sposa un po' la nostra filosofia di riduzione degli sprechi, tanto è vero che gran parte degli oggetti che costruiamo all'interno del club sono fatti con del compensato che abbiamo tolto dalle pareti di villa Adriana, una bellissima villa palermitana del '700, piena di affreschi e pitture murali, diventata nostra sede, prima di procedere al suo restauro. Abbiamo recuperato il materiale utilizzandolo per fare pannelli e cornici, che tra l'altro offriremo e mostreremo durante i giorni del mercatino, dalle 11 del mattino fino alle 7 di sera. Sempre in quell'occasione, sono previsti laboratori di riuso, come quello per fare il pane con lievito madre, e poi nei giardini della villa si terranno concerti di Guido Politi, cantautore palermitano assai conosciuto nell'isola, e dei Paf, un gruppo cittadino di musica folk.

L'evento del week end è stato organizzato anche allo scopo di far conoscere la nostra associazione e le nostre attività, riuscendo a far aprire per la prima volta una splendida villa al pubblico, che avrà così l'opportunità di poterla visitare, nel contempo sensibilizzando le persone sulla tematica del baratto, del riuso e del ricreo. Una ventina di artigiani hanno già aderito al nostro evento e ci aspettiamo una nutrita partecipazione di cittadini. Per l'occasione, la banda Baratta ha coniato una nuova parola, mercanto, che vuol significare il mercanteggiare, allontanandosi però dalle politiche di mercato attualmente vigenti. Ci è venuto in mente questo vocabolo per indicare una forma di economia antichissima, tornata attuale oggi, che sta ad indicare un'altra forma di fare economia, cioè il vendere in modo consapevole da parte di artigiani che comunque rispettano l'ambiente, riusano materiali riciclati, fatti da loro stessi. Insomma, rispettano un particolare design, non ricorrendo alla banale logica del mercato e del profitto, ma tenendo fede a tutta una serie di principi che riteniamo siano importanti all'interno della nostra società. È un'altro modo di fare economia: gli artigiani, infatti, potranno vendere e offrire i loro prodotti condividendo gli stessi nostri obiettivi".

Per saperne di più, si può visitare il sito dell'associazione: progettoitacapalermo.org.