Se vincerà le prossime elezioni, Barack Obama “ridefinirà la politica americana, inaugurando una nuova era. Nei primi 100 giorni potrebbe varare un programma simile al New Deal di Roosevelt. Siamo alla vigilia di una svolta storica ed epocale che porterà ad un grande riallineamento della politica americana nelle prossime generazioni”. Parola di Francis Fukuyama, politologo e autore di saggi come La fine della storia e l'ultimo uomo. Intellettuale vicino ai Repubblicani e figura centrale del movimento Neocon, Fukuyama si è però schierato per il candidato Democratico alle prossime elezioni del 4 novembre. E in un’intervista al Corriere della Sera spiega che gli Stati Uniti si stanno “indirizzando verso un'economia più "socialista" in senso europeo, dove l'intervento dello Stato sarà preponderante rispetto al passato”. Alla domanda se prevede un ritorno del sindacato, Fukuyama risponde che “il sindacato americano è talmente debole rispetto a quello europeo che ci vorrebbe un'intera generazione per ridargli il potere di un tempo: solo il 7% dei lavoratori vi sono iscritti. Direi piuttosto che il Congresso, dal prossimo 4 novembre ancora più democratico, varerà politiche di forte stampo sindacale”.