La sezione torinese di Gioventù nazionale, l'organizzazione giovanile di Fratelli d'Italia, lo scorso 16 ottobre, ha distribuito un volantino davanti al liceo Primo artistico di Torino, ritenuto una delle realtà scolastiche più attive nelle mobilitazioni delle scorse settimane. Un’iniziativa che non ha trovato consensi tra gli studenti suscitando la reazione violenta e intimidatoria da parte dei componenti di Gioventù nazionale.

“La reazione della comunità scolastica è stata decisa e repentina – scrive la Caera del lavoro di  Torino esprimendo la propria solidarietà a tutte le componenti del Liceo -. Un sit-in davanti alla scuola a cui hanno partecipato docenti e studenti ha voluto ribadire il ruolo della comunità scolastica come luogo di confronto e di integrazione, incompatibile con ogni tipo di atteggiamento intimidatorio”.

Il sindacato spiega che nel volantino si contrappone una presunta gioventù nazionale alla cultura “maranza”, quest'ultima descritta come incompatibile con i valori nazionali di rispetto della bandiera. “È evidente non solo il carattere razzistico, ma anche classista – prosegue -. I “maranza”, secondo questa rappresentazione primitiva, non sono solo i giovani figli di immigrati, ma sono anche i giovani proletari delle periferie. Spesso appartenenti a nuclei familiari socialmente ed economicamente deboli.

Per alimentare un clima di paura e di incertezza occorre individuare i luoghi da cui proviene la minaccia: le realtà popolari. È qui che l'appartenenza etnica si salda con la classe sociale, simboli di degrado. Una storia antica”.

Per la Cgil Torino la scuola democratica della Costituzione è ancora, nonostante i continui attacchi al suo ordinamento, un luogo di uguaglianza e di integrazione: “Riteniamo opportuno non solo sollecitare l'opinione pubblica ma richiamare le istituzioni locali a non sottovalutare una cultura dell'intimidazione che rischia di riproporsi in altre realtà scolastiche del territorio. Razzismo e autoritarismo non hanno cittadinanza nella Scuola della Costituzione.