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È partita questo pomeriggio, 20 ottobre, da Campobello di Mazara la Carovana per un’economia di pace promossa da Sbilanciamoci! e Rete per il disarmo insieme alla Flai Cgil. Appuntamento alle 16 presso il Comune della città. Al centro dell’iniziativa i temi della lotta al caporalato e per i diritti dei migranti, della transizione a un’agroecologia fondata sul lavoro e la sostenibilità ambientale, della pace come precondizione per tutto.
La campagna della Flai Cgil nazionale e della Sicilia proseguirà per tutta la settimana con il sindacato di strada. Le “brigate del lavoro” incontreranno i lavoratori e le lavoratrici oggi stesso alle 18.30 al Campo Croce Rossa (ex oleificio) di Campobello di Mazara. Domani e fino a venerdì il tour della Flai sarà finalizzato a informare sui diritti, a tracciare la strada per il lavoro di qualità, a partire dal rendere consapevole chi lavora nei campi e a evitare forme di sfruttamento ancora diffuse.
Le giornate cominceranno già dalle prime ore del mattino, alle 5.30, in tutti i comuni che saranno raggiunti. Toccherà Petrosino, nel Trapanese, Trapani, dove mercoledì alle 9 è anche prevista la visita alla nave Mediterranea ancorata al porto, Licata, provincia di Agrigento, Niscemi, provincia di Caltanissetta, dove alle ore 18:00 di giovedì 23 ottobre verrà firmato il protocollo di intesa con la cooperativa sociale Prossima.
Russo, Flai Cgil Sicilia: “Il 20% del lavoro in agricoltura è in nero”
Il tour terminerà venerdì 24 ottobre a Gela con la deposizione, alle 11, di una corona di fiori davanti alla casa nella quale è stato ucciso Adnan Siddique. “La nostra battaglia per i diritti, contro lo sfruttamento e per la pace – dice il segretario generale della Flai Cgil Sicilia, Tonino Russo – prosegue. Oggi stimiamo che almeno il 20% del lavoro in agricoltura sia in nero. Ma anche il lavoro regolare – rileva – di fatto lo è parzialmente nel momento in cui non
tutte le giornate vengono dichiarate e il cottimo è una realtà diffusa. Col sindacato di strada – aggiunge Russo – in questi anni abbiamo lavorato e lavoriamo affinché le situazioni di sfruttamento vengano stanate, i lavoratori acquisiscano consapevolezza dei propri diritti e si affermino la dignità sul lavoro e la qualità del lavoro”.