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Jacopo Dionisio, coordinatore nazionale dell’Unione degli Universitari, dichiara: “Le battaglie dell’Unione degli Universitari condotte a livello territoriale hanno portato a dei primi e importanti risultati".
In Campania, dopo anni di battaglie in regione, sono stati stanziati 12 milioni di euro sul diritto allo studio: un grande risultato, soprattutto in considerazione del fatto che fino ad oggi il contributo regionale era pari a zero. La regione oltretutto ha già annunciato che tali risorse saranno previste anche per i prossimi anni. In Emilia Romagna sono stati stanziati 2.750.000 euro per bandi straordinari, che riguardano buoni per il servizio ristorativo e contributi monetari, destinati agli studenti con ISEE fino a 24.126 euro. A Cagliari, l’ente per il diritto allo studio ha stanziato 900 mila euro indirizzati a studenti con ISEE fino a 19.634 euro (il parametro ISPE è stato abolito). I fondi saranno impegnati per una riduzione sulle tasse universitarie, contributi in denaro e riduzioni sul costo dei pasti nelle mense. Un risultato importante per gli studenti anche in Toscana, dove la Regione ha stanziato un milione di euro da destinare alla borsa servizi, che consiste in servizio mensa gratuito, buoni per l’aquisto di libri, contributo per l’abbonamento ai mezzi pubblici e contributo affitto per i fuorisede. Un milione di euro sul diritto allo studio arriva anche in Umbria. Tali risorse saranno destinate anche ai sussidi straordinari, che andranno a coinvolgere gli studenti esodati a causa del nuovo ISEE".
“Queste misure rappresentano delle vittorie importanti, ma purtroppo non sono sufficienti" conclude Dionisio "Ci stiamo infatti trovando nella situazione che già mesi fa abbiamo denunciato: lasciando la gestione dell'emergenza ISEE e del diritto allo studio in generale solo in mano alle regioni, quelle virtuose o quelle in cui ci sarà la volontà politica, stanno ponendo in essere azioni atte ad aumentare la platea degli idonei, mentre questo non sta avvenendo proprio nelle regioni che ne avrebbero maggiormente bisogno, ovvero quelle in cui le risorse per il diritto allo studio sono già insufficienti. L’unica conseguenza rischia di essere un ulteriore ampliamento delle diseguaglianze territoriali nell’attuazione del diritto allo studio. Per questo abbiamo chiesto al governo di stanziare risorse in legge di stabilità: l’iter per l’approvazione non si è ancora concluso, e daremo battaglia fino all’ultimo affinché siano previste risorse adeguate, sia per far fronte alla problematica del nuovo ISEE che per la risoluzione dei numerosi e profondi problemi del diritto allo studio italiano”.