"La pubblicazione del Dpr sul regolamento per l’erogazione dei contributi pubblici per le emittenti radiotelevisive locali consente di riattivare finalmente il meccanismo del finanziamento pubblico, fermo al 2015, che è certamente un fatto positivo per la vita di un sistema, già messo a dura prova anche dalla contrazione del mercato della pubblicità, dove imperversano licenziamenti e ammortizzatori sociali". È quanto si legge in una nota della segreteria nazionale Slc.

"Tuttavia, nella stesura definitiva registriamo rallentamenti nel raggiungimento dei nuovi standard di qualità (Tg con valenza locale, televendite) e il ridimensionamento degli obiettivi relativi all’innovazione tecnologica (punteggi) e, soprattutto, ai minimi di occupazione stabiliti in rapporto ai bacini", prosegue il sindacato.

"In particolare, la maggioranza non ha raccolto in aula i nostri suggerimenti esposti alle commissioni preposte, sia in merito ai compiti di regìa da attribuire al governo per contenere e gestire i contraccolpi occupazionali della drastica riduzione del numero dei soggetti beneficiari del contributo pubblico sia in merito alla clausola dell’applicazione dei ccnl stipulati dalle associazioni comparativamente più rappresentativi per arginare la dilagante presenza nel settore di un contratto pirata", conclude il sindacato della comunicazione Cgil.