Ennesima tragedia dell'immigrazione. Il cadavere di un immigrato è stato trovato ieri nelle acque del trapanese. Secondo la polizia si tratta di uno dei passeggeri del barcone sbarcato sulle coste di Campobello di Mazara, dove ieri sedici immigrati, tutti giovani tunisini, sono stati intercettati dalle forze dell'ordine nella zona costiera di Tre Fontane.

Alcuni di loro hanno riferito di far parte di un gruppo di una quarantina di persone, due delle quali si sarebbero trovate in difficoltà e non sarebbero riuscite a raggiungere il litorale. Sono stat8 già arrestati dalle Fiamme Gialle della sezione operativa navale di Mazara i tre presunti scafisti tunisini: il comandante di 36 anni, un 32enne e un 48enne, a bordo del motopeschereccio inseguito e catturato. I tre avrebbero gettato i mare i migranti per poi fuggire.

Il motopesca a luci spente aveva tentato nella notte di sottrarsi al controllo, nonostante l'ordine di fermo intimato dall'unità navale. Dopo circa venti minuti di inseguimento la motovedetta ha bloccato il natante. Secondo le testimonianze fornite dai migranti, i tre scafisti avrebbero gettato in mare tutti i nordafricani, abbandonandoli ad alcune decine di metri dalla spiaggia, nonostante molti avessero urlato di non saper nuotare. I migranti hanno riferito che altri compagni di traversata sono annegati nel tentativo disperato di raggiungere la spiaggia.

Intanto, sempre ieri, c'è stata l'ennesima rivolta al Cie di Bologna, durante l'ultima notte dell'anno. Quattro nordafricani, ospiti della struttura di via Mattei, hanno tentato la fuga, ma la loro azione è stata bloccata dalla polizia. In due sono stati fermati quando avevano ormai scavalcato le recinzioni.
È successo verso l'una e la calma è stata riportata verso le 2.30. C'è stato anche un lancio di oggetti verso le forze dell'ordine.