Abolizione delle agevolazioni sulla tassa dei rifiuti per i redditi bassi, cancellazione del contributo di un milione di euro per povertà e sui servizi sociali. E ancora:  tagli all'assistenza, ai servizi educativi, alla cultura e al turismo, oltre ai mancati impegni per aumentare le risorse a favore del lavoro e delle politiche per gli anziani. Sono questi i capitoli che Cgil, Cisl e Uil di Torino contestano al bilancio preventivi 2017 approvato dalla giunta Appendino. Per questo hanno lanciato una campagna unitaria per cambiare queste misure e che proseguirà fino a settembre. 

Si inizia con una petizione tra i cittadini attraverso banchetti allestiti nei luoghi principali della città, assemblee delle categorie nei luoghi di lavoro, incontri con i presidenti delle circoscrizioni e un attivo unitario a settembre. 

"È un bilancio che colpisce i più deboli, costruito cercando solo di far quadrare i conti e senza immaginare una prospettiva futura - dicono i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Enrica Valfrè, Domenico Lo Bianco e Gianni Cortese -–,senza alcun confronto o rispetto per le parti sociali. Finora non abbiamo ottenuto nulla da questa giunta che ha dimenticato la partecipazione in tutte le scelte che fa".

I sindacati, uniti, rivendicano "una battaglia sociale, non ideologica o politica, per difendere il lavoro, le fasce deboli che non solo sono dimenticate ma penalizzate da un bilancio che non tiene in nessun conto la realtà del territorio e non dà risposte a temi fondamentali: pesa l'assenza di una visione strategica per rilanciare una città che vive ancora pesantemente la crisi”.