L’Inca Cgil,  insieme a Slc (sindacato lavoratori della comunicazione)  e a Spi (sindacato pensionati italiani), invita i lavoratori telefonici ancora in mobilità o che sono andati in pensione a controllare la propria posizione contributiva e il corretto calcolo della prestazione pensionistica. L’iniziativa nasce da alcune segnalazioni pervenute al patronato di errori nell’accredito figurativo relativo ai periodi di mobilità. La presenza di questi errori può aver avuto origine da più cause, avverte il patronato della Cgil. 

Telecom, per ragioni aziendali, in molti casi ha provveduto al licenziamento un giorno prima della fine del semestre o dell’anno. Ci sono lavoratori licenziati il 29 giugno (anziché il 30) o il 30 dicembre (anziché il 31), ai quali non è stato conteggiato l’intera retribuzione mensile. Se, ad esempio, un lavoratore è stato licenziato il 29 giugno o il 30 dicembre, l’azienda ha comunicato all’ente previdenziale una  retribuzione mensile impoverita di un giorno di retribuzione. Nella ricostruzione del valore figurativo annuale per mobilità, questo ha comportato un abbassamento della retribuzione figurativa pensionabile che può oscillare tra i 900 e i 1.500 euro annui.
Il mancato adeguamento a mese intero – spiega l’Inca - genera un errore a cascata sulla retribuzione figurativa e sui periodi di mobilità accreditati per più anni. Un ulteriore elemento di verifica può interessare l’orario settimanale utilizzato per la ricostruzione del valore figurativo di mobilità. Le difformità descritte interessano dunque tutti i lavoratori che sono ancora in mobilità , ma anche coloro che nel frattempo sono andati in pensione.

Come ulteriore elemento di controllo il patronato e le categorie interessate ricordano che il valore delle retribuzioni figurative per i periodi di mobilità superiori all’ anno devono essere rivalutate. Il controllo della prestazione serve soprattutto a verificare che sia stata effettivamente calcolata la rivalutazione delle retribuzioni figurative per mobilità, per le quali dal 2009 al 2014 l’Inps aveva sospeso l’adeguamento a causa del mancato aggiornamento dei coefficienti Istat. Da qui, l’invito dell’Inca ai lavoratori e ai pensionati della categoria telefonici di rivolgersi alle sedi territoriali del patronato per la verifica e l’eventuale domanda di sistemazione della posizione assicurativa o eventuale ricostituzione della pensione.