Per i pensionati con assegni bassi che hanno avuto l'una tantum non sarà più possibile avere ricariche della social card. L'Inps ha infatti previsto un'incompatibilità per i due benefici se il complesso dei trattamenti supera 6.000 euro per i pensionati con meno di 70 anni e 8.000 per gli altri.

Secondo lo Spi-Cgil questa incompatibilità "lede un principio fondamentale della legge istitutiva della quattordicesima' secondo la quale - spiega il sindacato - l'una tantum 'non costituisce reddito'. In pratica secondo lo Spi in questa maniera "si dà con una mano e si toglie con l'altra".

'L'interpretazione ministeriale - dice ancora il sindacato pensionati - costringerà l'Inps a rivedere tutti gli accrediti effettuati finora e comporterà la perdita del diritto alla carta acquisti per molti pensionati, che, considerando anche la quattordicesima, si troveranno fuori dei limiti di reddito soltanto per effetto dell'adeguamento della loro pensione alla crescita dei prezzi".

Lo Spi-Cgil infine sottolinea
come il reale numero di persone che hanno ottenuto la social card "è solo un terzo di quello che il ministro Tremonti aveva annunciato, e con questa disposizione si ridurrà ancora".