"No a qualsiasi forma di spezzatino di Alitalia”: lo hanno ribadito oggi, 16 maggio, i sindacati dei trasporti, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl in audizione alla commissione speciale del Senato nell'ambito dell'indagine conoscitiva su Alitalia. I sindacati, che condividono la proroga dei tempi della vendita, hanno quindi suggerito la necessitaà, "per garantire un processo di vero sviluppo e salvaguardia dell'azienda, di introdurre una forma di gestione della governance anche da parte dei lavoratori e dello Stato, così come adottato dalle compagnie europee Lufthansa e Air France Klm, differenziando e separando il ruolo di gestione quotidiana da quello di controllo".

Intanto, la gestione commissariale sta dando, secondo i sindacati, risultati positivi, con un fatturato che nel primo trimestre dell'anno è cresciuto del 6%. "I dati recentemente diffusi dai commissari straordinari di Alitalia confermano oltre 800 milioni di liquidità ancora interamente nella disponibilità dell'azienda – hanno spiegato i sindacati – con 100 milioni depositati presso la Iata”.

Ma il lavoro portato avanti dalla gestione commissariale ha portato alla luce “molte inadeguatezze del management che si è alternato negli ultimi 15 anni fino alla gestione di Etihad compresa", hanno spiegato congiuntamente le quattro sigle dei trasporti, che si sono dette d'accordo "con il cambio di oltre il 70% del management fatto dai commissari in questo breve lasso di tempo, come chiedevamo da tempo per l'impellente necessità di dare discontinuità al modus operandi dei vertici industriali". "I tre commissari lo scorso anno hanno indicato in tre elementi i fattori che determinano il buon funzionamento dell'azienda: piano industriale, organizzazione, cultura, cioè clima lavorativo. Su questo non possiamo che essere d'accordo, e non formalmente, ma dando a nostra volta un contributo sostanziale".

Preoccupa invece la fuga dei piloti Alitalia verso altre compagnie. Un fenomeno, hanno sottolineato ancora Filt, Fit, Uiltrasporti e Ugl, che "al momento permane e che rappresenta una forte criticità che deve essere affrontata immediatamente". I sindacati hanno ricordato che "durante la gestione Etihad, in azienda tra i dipendenti si è esteso senza soluzione di continuità un profondo senso si frustrazione e di ingiustizia con evidenti segnali di disaffezione, lanciando l'allarme sull'esodo dei piloti Alitalia verso altre compagnie". Quello che si rende necessario per le quattro sigle è dunque “un incremento del volato, che è la voce variabile del reddito del personale di volo”, così come un rafforzamento delle “prospettive di sviluppo dei voli domestici e soprattutto dei collegamenti di lungo raggio intercontinentali". "Questo i commissari lo hanno capito - hanno sottolineato ancora i sindacati -, iniziando a pianificare l'apertura di nuove rotte intercontinentali, con nostro pieno apprezzamento".