Si è aperta lo scorso 5 novembre la trattativa unitaria per il rinnovo del contratto nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici nella quale la Fiom e la Fim e  la Uilm hanno presentato le loro piattaforme. Anche la Fiom di Savona con il proprio segretario era presente alla riunione, facendo parte della delegazione trattante. “La Fiom ha confermato la necessità, per uscire dalla logica dagli accordi separati, di partire dalla certificazione della rappresentanza e dalla pratica del voto referendario delle lavoratrici e dei lavoratori per la validazione degli accordi, come del resto previsto dall’accordo interconfederale del 10 gennaio 2014” afferma Andrea Pasa Fiom Cgil Savona .

“Contemporaneamente, abbiamo riaffermato i contenuti della nostra piattaforma, a partire dalla proposta innovativa di contrattazione annua del salario – che per il 2016 prevede un aumento del 3% degli attuali minimi salariali – che assegna in ogni caso al Contratto nazionale la tutela e l'aumento del potere d'acquisto delle retribuzioni, dall'allargamento delle tutele e delle garanzie a tutte le forme di lavoro, che prevede norme di rinvio per qualificare ed estendere la contrattazione aziendale e conferma i due livelli contrattuali – nazionale e aziendale – tra loro distinti e integrativi”.

“Federmeccanica, attraverso la presentazione di un documento che rappresenta il loro punto di vista sulla situazione delle imprese e sul significato delle loro proposte ha tra l’altro dichiarato di aver erogato con il ccnl in scadenza al 31 dicembre 2015 aumenti maggiori per l’inflazione reale registrata e, pertanto, non vede margini di incremento salariale tradizionale per il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro in discussione", anzi Federmeccanica chiede la restituzione di 74,7 euro al mese sui minimi”.

“Federmeccanica – continua Pasa – ha sostenuto che il salario può essere erogato solo a livello aziendale, a fronte di risultati di produttività e redditività e pertanto i minimi salariali del contratto assumono un semplice ruolo di garanzia minima. Nel ribadire i contenuti della nostra piattaforma abbiamo anche evidenziato che nella nostra categoria oltre il 70% delle imprese non è coinvolta dalla contrattazione aziendale e che proprio per questo è necessario mantenere un ruolo del contratto nazionale di lavoro quale strumento di autorità salariale generale”.

La trattativa è stata aggiornata a venerdì 4 dicembre presso Confindustria a Roma. “L’avvio del negoziato su un tavolo unitario, fatto positivo in sé, ha tuttavia confermato tutte le difficoltà esistenti per la realizzazione di un positivo accordo unitario, che abbia il consenso delle lavoratrici e dei lavoratori interessati e che riaffermi il ruolo della contrattazione collettiva. Anche la Fiom di Savona scenderà in piazza sabato 21 novembre, a Roma, partecipando con centinaia di lavoratori alla manifestazione Nazionale che ha come obbiettivo quello di sostenere la piattaforma per la riconquista di un vero contratto collettivo nazionale di lavoro e per contrastare e cambiare la legge di stabilità predisposta dal governo”.

Oggi anche a Savona , come nel resto d’Italia , si conclude il referendum della Fiom tra le lavoratrici e i lavoratori metalmeccanici, iscritti al sindacato e non iscritti, che sono stati chiamati, dopo le assemblee informative delle settimane scorse, a votare la piattaforma Fiom.

“Nella Provincia – conclude Pasa – hanno votato più di 1500 lavoratrici e lavoratori, i favorevoli alla piattaforma della Fiom sono stati oltre il 94 %, la grande partecipazione alle assemblee prima e al referendum dopo, dimostrano ancora una volta quanto sia importante la democrazia nei luoghi di lavoro e quanto sia importante essere presenti giornalmente tra le persone che per vivere devono lavorare”.