Si sono dati appuntamento domani (23 ottobre) alle 16 a Cagliari, davanti all’assessorato regionale sardo agli Affari generali, i lavoratori di Sardinia Green Island, in vista dell’incontro che si svolgerà alle 17 tra i sindacati e l’assessore Spanu.

Licenziati a settembre 2017 a causa della cancellazione, da parte del governo Renzi, della cassa integrazione per cessata attività, i 70 lavoratori attendono il rientro al lavoro vincolato all’avvio di un impianto di solare termodinamico integrato con attività agroalimentari nella zona di Uta.

Il progetto è oggi a rischio per via delle modifiche contenute nel decreto sugli incentivi alle rinnovabili, che dovrebbe essere approvato nelle prossime settimane dal governo nazionale e che, nella versione attuale, cancellerebbe il solare termodinamico dalle fonti incentivabili.

Da qui le sollecitazioni della Filctem di Cagliari alla Regione, perché chieda un incontro con il governo nazionale per discutere come procedere per favorire l’avvio del progetto, e per ragionare anche sulla possibilità di cambiare il decreto o, comunque, consentire una deroga  per l’impianto di Uta. Il progetto, d’altronde, è già oggetto di un accordo di programma con la Regione: in linea con le indicazioni del Piano energetico regionale, prevede, oltre alle attività agroalimentari, l’autoproduzione del 50 per cento dell’energia che, sulla base di un preaccordo, verrebbe venduta alla Beakert.

Non appare giustificabile in effetti l’esclusione dagli incentivi del solare termodinamico, tecnologia innovativa che consente l’accumulo di energia e la creazione di molti più posti di lavoro rispetto al fotovoltaico. La Filctem vorrebbe discuterne in un tavolo a Roma, insieme alla Regione e al ministero dello Sviluppo, per trovare una via d’uscita. Nel frattempo, il sindacato sollecita una soluzione che accompagni i settanta lavoratori fino al loro reimpiego, un punto sul quale sia l’azienda che la Regione si sono impegnate. Sarà l’occasione anche per chiedere che vengano favorite le condizioni per l’arrivo di nuovi imprenditori nella zona industriale di Macchiareddu, area in crisi ma ben attrezzata per accogliere nuove attività, ad esempio nell’attuale sede di Sardinia Green Island.