"Chi dice che la mobilitazione e la protesta dei cittadini non servono a niente deve pubblicamente ammettere di essersi sbagliato. L'annuncio del rinvio del Ddl intercettazioni, se confermato perché questa maggioranza è abituata a repentini e ingiustificabili cambiamenti, è un'ottima notizia per la libertà di informazione e per la giustizia italiana”. Lo dice Fulvio Fammoni, segretario confederale della Cgil commentando la notizia diffusa oggi pomeriggio dall'onorevole Cicchitto.

“Una coerente e caparbia mobilitazione ottiene risultati – dice - ma non è finita e bisogna vigilare. E' ormai chiaro che la maggioranza non esiste più e che le dimissioni sarebbero un atto dovuto perché così manca ogni credibilità per fronteggiare la crisi".

"Ma i problemi giudiziari e personali del premier restano e quindi sono possibili colpi di coda. Per questo al presidio di domani al Pantheon - che è confermato - incasseremo un primo risultato e poi programmeremo comunque un programma di mobilitazione perché questa legge deve esser definitivamente ritirata”.

“Organizzeremo nuovi presidi e manifestazioni se e quando la discussione sarà ripresa – conclude Fammoni - ma adesso una tappa necessaria è l'Europa. Chiedere un incontro ai gruppi parlamentari disponibili a Bruxelles per verificare e concordare le iniziative possibili per mettere fine a questa brutta storia: risoluzione parlamentare, Corte di Giustizia e dei Diritti dell'uomo, legge di iniziativa dei cittadini”.