ROMA - Firmato nella notte tra il 12 e il 13 maggio l'accordo per il rinnovo del contratto nazionale per le lavoratrici e i lavoratori aderenti a Federculture, l’associazione che rappresenta le più importanti aziende culturali del Paese, e insieme a istituzioni pubbliche e soggetti privati è impegnata nella gestione dei servizi legati alla cultura, al turismo, e al tempo libero. Il rinnovo, atteso dal 2009 e relativo al periodo 2016-2018, interessa una platea di circa 10mila lavoratori e, oltre ad un deciso incremento salariale, introduce elementi innovativi sul fronte dei diritti, a partire dal tema delle unioni civili.

Con la firma, affermano Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, “si chiude un negoziato lungo e complesso caratterizzato da dure posizioni della controparte che hanno portato, in più occasioni, alla rottura del tavolo negoziale”. L'accordo firmato ieri, proseguono le categorie di Cgil Cisl e Uil, “riconosce per la parte economica un incremento tabellare a regime pari al 4,5%, oltre l’introduzione del terzo Elemento aggiuntivo della retribuzione (Ear), insieme all’elemento di garanzia retributiva per i lavoratori delle aziende dove non si svolge la contrattazione di secondo livello e la costituzione di un fondo, pari a 378 euro per ogni lavoratore, destinato a finanziare lo sviluppo professionale e i percorsi di carriera dei lavoratori”.

Inoltre, fanno sapere ancora i sindacati, “nella consapevolezza che fosse necessario riconoscere l’impegno profuso in questi anni dai lavoratori valorizzando le competenze e le professionalità acquisite, abbiamo ottenuto la costituzione di una Commissione paritetica per l’aggiornamento del sistema di classificazione e l’individuazione dei criteri per l’attivazione dei percorsi di carriera”. Nel merito, l'accordo raggiunto “impedisce l'introduzione di forme di flessibilità selvaggia attraverso l'opportuna regolamentazione di tutte le tipologie contrattuali ed introdotto elementi innovativi sul tema delle unioni civili, la tutela delle pari opportunità, la violenza di genere, la conciliazione dei tempi vita-lavoro, la tutela e la sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Con la firma di questo rinnovo, concludono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, “abbiamo finalmente dato risposte certe e concrete ai lavoratori e alle lavoratrici di un settore, come quello del turismo e della cultura, importante e strategico per lo sviluppo del Paese che da troppi anni aspettavano un contratto che restituisse dignità e valore al loro impegno e alla loro professionalità”. Nei prossimi giorni si terranno le assemblee per la consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori.