(Adnkronos) - Nel 2011 la raccolta dei rifiuti urbani nei comuni capoluogo di provincia diminuisce del 3,1%, passando dai 609 Kg pro capite del 2010 a 590. Cresce invece la raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani (+1,8 punti percentuali rispetto al 2010), nel 2011 e' al 33,4%. Lo rileva il report "Indicatori ambientali urbani 2011" dell'Istat. Con 647 kg per abitante, i comuni capoluogo di provincia del Centro sono quelli dove si raccolgono le quantita' maggiori di rifiuti urbani (al Nord sono 576 e nel Mezzogiorno 557 kg), con diminuzioni, rispetto al 2010, del 3,6% nel Centro, del 3,5% al Nord e del 2,2% nel Mezzogiorno.

Quantità di rifiuti urbani maggiori di 800 kg per abitante sono raccolte a Olbia (1.200,9 kg), Forlì (836,8), Rimini (831,7), Pisa (825) e Massa (808,8), mentre si raccolgono meno di 400 kg per abitante a Lanusei (310,6), Villacidro (363,8) e Benevento (398,4). I grandi comuni che raccolgono quantita' di rifiuti urbani superiori alla media (pari a 590 kg per abitante) sono Catania, Venezia, Padova, Firenze, Roma, Bari e Cagliari.

Nessun grande comune ha ancora raggiunto nel 2011 l'obiettivo del 60% di raccolta differenziata. Quote superiori al 40% si registrano a Verona (52,7%), seguita sa Padova, Torino e Firenze, in coda alla classifica c'e' la Sicilia: a Palermo, Catania e Messina la raccolta differenziata risulta e' pari al 10,2%, all'8,4% e al 6,3%.

Sono 16 i comuni capoluogo di provincia che hanno raggiunto l'obiettivo del 60%:
a Pordenone, Novara, Verbania, Carbonia, Salerno, Belluno, Trento, Oristano, Asti, Rovigo, Tortoli' e Nuoro, che avevano gia' perseguito il risultato negli anni antecedenti, si aggiungono nel 2011 Teramo, Benevento, Udine e Monza. Salgono a 37 i capoluoghi nei quali piu' della meta' dei rifiuti e' raccolta secondo modalita' differenziate, raggiungendo l'obiettivo del 50% fissato dalla normativa per il 2009. La percentuale di raccolta differenziata è pari al 44,9% nel complesso dei comuni capoluogo del Nord, scende al 30,7% al Centro e al 19,5% nel Mezzogiorno.

Il servizio di raccolta differenziata è presente in tutti i comuni capoluogo di provincia:
96 quelli in cui, al 31 dicembre 2011, risulta servita l'intera popolazione. In Campania, anche se la quota è ancora contenuta (18,4%), la raccolta differenziata a Napoli cresce di 0,7 punti percentuali rispetto al 2010, mentre Salerno e Benevento hanno superato l'obiettivo fissato per il 2011. Nel 2011, 19 comuni non raggiungono il 15% di differenziata, tra cui otto capoluoghi siciliani (solo Ragusa raggiunge il 16,8%).

Nel 2011 il 34,4% della raccolta differenziata nei comuni capoluogo di provincia è costituito dai rifiuti verdi, organico e legno, il 32,5% dalla raccolta di carta e cartone, il 12,3% dal vetro, l'11,8 dalla voce altro (ingombranti, Raee, inerti, tessili, ecc.), il 6,4% dalle materie plastiche, il 2,4% dai metalli (compreso l'alluminio) e lo 0,2% dalla raccolta selettiva di pile esauste, accumulatori al piombo, rifiuti tossici infiammabili e farmaci. Nei comuni capoluogo di provincia sono stati raccolti in modo differenziato mediamente 64,1 kg per abitante di carta e cartone (-2% rispetto al 2010).