L'ultima notizia in ordine cronologico arriva da Kiryat Malachi, nel sud di Israele, dove un palazzo è stato colpito da un razzo: ci sarebbero tre morti e altre persone sarebbero intrappolate nella struttura, tra i feriti ci sarebbe anche un ragazzino di 4 anni. Ma prima di questo attacco da parte di Hamas, Israele aveva condotto numerosi raid su Gaza nel corso della notte (operazione "Pillar of Cloud") con “centinaia” di obiettivi colpiti, dopo che ieri pomeriggio aveva centrato l'auto su cui viaggiava Ahmed al-Jabari, comandante delle brigate al-Qassam, uccidendolo.

Per l'agenzia palestinese 'Safa', vicina al movimento Hamas che controlla la Striscia di Gaza, il bilancio delle vittime dei raid israeliani è arrivato a 13 morti, tra i quali due bambini e una donna incinta. I feriti sarebbero oltre 100.

Gli aerei con la 'Stella di David' hanno bombardato un centinaio di postazioni
per il lancio di razzi di medio e lungo raggio. Ma le milizie palestinesi, le 'Brigate al-Khassam', hanno continuato a lanciare proiettili per tutta la notte: quasi 115 i razzi lanciati dopo l'uccisione del capo militare di Hamas, Ajmed Jabari (oltre la metà dei quali intercettati dal sistema di scudo missilistico Iron Dome). Il governo israeliano, che minaccia di estendere ulteriormente l'operazione a Gaza, ha gia' concesso ai militari l'autorizzazione preliminare per richiamare in servizio le truppe della 'riserva', che costituiscono il grosso delle forze armate israeliane.

Hamas ha chiesto l'aiuto della Turchia
per mettere fine all'offensiva israeliana contro Gaza. In un colloquio con l'agenzia turca Anadolu, il portavoce del movimento islamico, Sami Abu Zuhri, ha auspicato che Ankara "eserciti ogni sforzo diplomatico" affinche' lo stato ebraico metta fine ai suoi attacchi.

L'Egitto ha chiesto un incontro al Consiglio di sicurezza dell'Onu
per discutere quella che ha definito una “aggressione” israeliana a Gaza. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri con un comunicato. Il rappresentante dell'Egitto alle Nazioni unite ha mandato una richiesta formale al segretario generale Ban Ki-moon e all'attuale capo del Consiglio, il rappresentante dell'India. Il Consiglio ha già tenuto una riunione di emergenza ieri sera, ma non ha preso iniziative.

Il gruppo dei Paesi arabi vuole che il Consiglio “condanni quato attacco barbaro” e “invii un messaggio forte per chiedere la fine delle ostilità”, ha indicato l'ambasciatore del Sudan. L'ambasciatore degli Stati Uniti all'Onu, Susan Rice, ha invece fermamente sostenuto la risposta militare di Israele agli attacchi dei palestinesi di Hamas: “Niente giustifica la violenza alla quale ha fatto ricorso Hamas e altre organizzazioni terroristiche contro il popolo israeliano”, ha dichiarato Rice.