“Pretendere verità e giustizia. A distanza di quarant'anni dalla strage di piazza della Loggia non ci stanchiamo di farlo e oggi, come allora, continuiamo ad esigerlo perché queste due sono le sole parole che possono chiudere definitivamente una delle vicende più drammatiche della storia del nostro paese”. E' quanto si legge in una nota della Cgil in occasione del 40° anniversario della strage di Piazza della Loggia a Brescia quando, il 28 maggio del 1974, durante un comizio antifascista, un ordigno esplosivo uccideva 8 persone ferendone 103.

“Ristabilire verità e giustizia per quella strage che ferì brutalmente il paese - prosegue la nota -, non solo sul versante storico ma anche giudiziario, è una necessità dovuta alle vittime e ai loro familiari, così come alla nostra stessa democrazia. Vittime di quell'attentato furono, infatti, come in molti altri casi e momenti bui della nostra storia, lavoratrici e lavoratori nel loro essere baluardo insuperabile a difesa della democrazia e portatori di un'istanza di emancipazione e progresso”.

“Ed è per questo - continua la Cgil - che se le verità storiche sono accertate e riconosciute il nostro impegno, quello dell'intero movimento sindacale, non si fermerà senza la parola fine sul piano giudiziario, senza che siano accertati autori e complici di quell'atto atroce e sanguinoso. E' un'esigenza dovuta anche al bisogno di costruire definitivamente una memoria condivisa, la sola via per rifondare quel clima di fiducia determinante per la qualità della democrazia e le istituzione del nostro paese”, conclude la nota.