Ci saranno anche i lavoratori della Perugina domani, 15 giugno, all’incontro tra sindacati e Nestlé in programma presso la Regione Umbria (ore 9.30, palazzo Donini). La decisione di dar vita a un presidio è emersa dalla prima assemblea, che si è tenuta oggi in fabbrica a San Sisto (un’altra è in programma alle 20.30), cui hanno partecipato circa 400 lavoratrici e lavoratori. Un’assemblea “concitata e nervosa”, come riferiscono i sindacati e come era nelle cose, vista la tensione creata dal voltafaccia di Nestlé, che la scorsa settimana, per voce dell’amministratore delegato Leo Wencel, ha annunciato un esubero di 340 addetti, stracciando di fatto l’accordo siglato nel marzo 2016 e cancellando tutto il percorso fatto nell’ultimo anno.

“I lavoratori sono naturalmente preoccupati – spiegano Flai-Fai-Uila Umbria –, ma sono anche compatti nella volontà di respingere l’idea balzana di Nestlé, che vuole fare della fabbrica simbolo del cioccolato in Italia, una 'fabbrichetta da sottoscala'. Per questo, ci siederemo al tavolo domani non per parlare di numeri, ma per chiarire cosa vuole fare Nestlé in Italia, perché è questo che le istituzioni, Comune e Regione, devono pretendere dalla multinazionale, chiarezza e coerenza nel rispetto dei lavoratori e del nostro territorio”.

“Questo non è il momento della strumentalizzazione politica – concludono i sindacati –. Pertanto, invitiamo tutti coloro che hanno veramente a cuore il futuro di Perugina e dei suoi lavoratori a remare nella stessa direzione, per sostenere una battaglia che si preannuncia lunga e che vede dall’altra parte del tavolo una delle più grandi multinazionali del mondo”.