Il Consiglio dei ministri ha presentato oggi (15 ottobre) la legge di stabilità 2016, una manovra da 27-30 miliardi. La variazione delle cifre dipende dal riconoscimento o meno in sede europea di un margine di flessibilità pari allo 0,2% del Pil (circa 3 miliardi di euro), per l'emergenza migranti. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha presentato, con tanto di sventagliata si slides, le misure adottate durante la successiva conferenza stampa. In attesa del testo, ecco le principali norme annunciate.

Pensioni: part time agevolato per i dipendenti over 63

Per quanto riguarda le pensioni, come emerso dalle indiscrezioni dei giorni scorsi, ci sarà un part time agevolato per tutti i dipendenti over 63 del settore privato, da instaurare tramite accordi individuali, senza alcun vincolo per le aziende ad assumere e senza penalizzazioni per chi lo sceglie. Il datore versa in busta l’intera contribuzione netta che avrebbe destinato all’Inps nel caso di orario pieno, mentre la contribuzione figurativa sarà a carico della fiscalità generale. Sì anche all'innalzamento della no tax area e alla conferma dell’opzione donna fino a fine 2015.

Tagli da 5 miliardi

La manovra dovrà garantire il finanziamento con misure strutturali di spending review per 5 miliardi necessari al “pacchetto fiscale”. Da una parte i tagli del 3% sui ministeri, dall'altra, valorizzazione dell ruolo della Consip nella centralizzazione degli acquisti. Dal capitolo giochi, ha detto Renzi, il governo prevede entrate per un miliardo.

Azzerate clausole di salvaguardia

Circa 16,5 miliardi della manovra servono ad azzerare le clausole di salvaguardia, ovvero l’aumento dell’Iva e delle accise. Un rischio che si trasferirà sulla prossima legge di stabilità, quella del 2017, per 25,4 miliardi. L’eredità delle vecchie clausole nel totale del triennio raggiunge i 70 miliardi.

Fisco, tagli a Tasi e Ires

Confermata l'abolizione di Tasi prima casa, Imu agricola e imbullonati (costo complessivo 5 miliardi circa). Per le imprese, invece, taglio Ires di un punto e mezzo nel 2016 (quindi al 26%), con un’ulteriore riduzione di due punti nel 2017; ammortamento investimenti e al 140% del valore dei beni acquistati. Previsti, poi uno sconto Irap agricola, sgravi fiscali sul salario di produttività, un nuovo intervento sul regime dei minimi e un collegato per il lavoro autonomo, con sgravi fiscali e nuove tutele in materia di maternità, congedi.

Fondo anti-povertà da 600 milioni

Misura organica contro la povertà (600 milioni dallo Stato), soprattutto per i minori, e la collaborazione tra comuni, terzo settore e fondazioni bancarie. Sulla sanità, 111 miliardi per il 2016 con un avvertenza, però: “più soldi, ma spenderli meglio”.

Decontribuzione: nel 2016 sgravi al 40%

Gli sgravi contributivi per chi assume sono confermati fino al 31 dicembre 2015 nella loro interezza, ha detto Renzi: “Dal 2016 si riducono invece al 40% e dal 2017 caleranno ancora”. Ma nella legge di stabilità c'è anche un collegato pe ri lavoratori autonomi “organizzato su fisco e nuove tutele”.

Altre norme

Confermato il canone Rai a 100 euro, che si pagherà “attraverso la bollettazione”. Aumentata la soglia dei pagamenti in contanti a 3mila euro, dagli attuali mille euro; investimenti per il Sud; proroga bonus energia e ristrutturazioni.