“Colpire l'evasione, non la pubblica amministrazione”, questo lo slogan di uno dei due grandi striscioni stesi oggi, alle ore 10, dalle finestre della sede centrale dell'Inps di Perugia. Ne dà notizia la Cgil dell’Umbria in un comunicato: “L'iniziativa autonoma, organizzata dai dipendenti dell'ente, è servita a esprimere tutta l'indignazione dei lavoratori di fronte ai provvedimenti del governo e alla campagna denigratoria sui fannulloni”.

“Con la legge 133/2008 il governo ha intenzione di ridurre drasticamente il personale, le retribuzioni e le spese di funzionamento – spiega Brunetta Bellucci, segretaria del comitato iscritti Cgil presso l'Inps – a tutto svantaggio anche dei servizi offerti ai cittadini. Colpiti nella nostra dignità, abbiamo deciso dunque di promuovere un'iniziativa che nasce dal basso, cioè dalla Rsu, e che mira a dare un'informazione diversa rispetto a quella data finora sui media”.

La realtà delle cifre la spiega Vanda Scarpelli, segretaria Fp Cgil Perugia: “Ci sarà un taglio alle retribuzioni che oscillerà tra i 50 e i 400 euro al mese per il prossimo anno, verranno ridotte le spese di funzionamento delle amministrazioni a cui vanno aggiunti i licenziamenti dei precari previsti per luglio 2009. La mobilitazione dei settori pubblici – continua la sindacalista – proseguirà domani, mercoledì 15 ottobre, con l'assemblea generale dei lavoratori della sanità presso il consiglio regionale e poi con i tre scioperi interregionali decisi dalle segreterie unitarie di categoria”.