Una legge condivisa sull'omofobia è un obiettivo "raggiungibilissimo". Lo ha detto la deputata del Pd Anna Paola Concia, nel corso della discussione generale sul tema iniziata questa mattina in Aula alla Camera. La democratica ha ricordato il percorso travagliato delle norme contro l'omofobia, in particolare la bocciatura in commissione Giustizia del suo doppio tentativo di arrivare a un testo condiviso, bocciatura che ha portato alle sue dimissioni da relatrice: "Dopo tanti tentativi di mediazione - ha detto Concia - l'impressione è di trovarsi davanti a un muro di gomma. Non posso nascondervi la mia indignazione" perché "parliamo di vita e di incolumità di migliaia di cittadini che hanno il diritto a essere salvaguardati dalla discriminazione" perché "come gli altri lavorano e pagano le tasse".

"A parere mio - ha sottolineato Concia - ci sarebbero state le condizioni per arrivare in Aula con una proposta condivisa. Un testo condiviso credo sia un obiettivo raggiungibilissimo: lo perseguirò tenacemente e generosamente col mio partito. Se la contrarietà è a un testo che tuteli le persone omosessuali e transessuali dovrà essere esplicitato e ognuno se ne dovrà assumere la propria responsabilità. Chiedo a tutti un gesto di responsabilità perché questa legge non è di destra né di sinistra, è una legge che argina l'odio e intorno a essa si deve riconoscere tutto il paese se è un paese civile. Uno Stato civile degno è quello che non umilia i suoi cittadini".